Verbale di liquidazione del saldo: Notaría Jesús Benavides
Immobili e mutui

Atto di fissare l'equilibrio

Passo 1

Che cos'è un atto di equilibrio?

È il documento notarile in cui, su richiesta del creditore di un prestito non pagato, viene determinato e verificato l'importo esatto dovuto dal debitore per tutti i concetti, con il dettaglio dei calcoli specifici che determinano questa cifra, tenendo quindi conto di tutti i possibili concetti (capitale prestato, interessi ordinari maturati, interessi di mora generati o qualsiasi altro concetto dovuto) che sono stati stabiliti al momento della contrazione iniziale del prestito.

Passo 3

Quanto costa formalizzare un atto di transazione davanti a un notaio?

Il seguente calcolatore offre al creditore la possibilità di conoscere in anticipo e con grande precisione i costi notarili che comporta la stipula di un atto di transazione. Questo calcolatore ha la tariffa notarile corrispondente parametrata. È sufficiente inserire le variabili richieste.

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Passo 4

Altre domande frequenti

Che cos'è e a che cosa serve un Atto di Accreditamento Bilanciato?

Si tratta di un documento affidabile, redatto dal notaio, che determina il saldo residuo e non pagato di un prestito o di un credito a una certa data, ossia l'importo dovuto dal debitore per tutti i concetti in quel momento specifico.

Questo documento è essenziale per poter rivendicare il debito in tribunale, attraverso il cosiddetto processo esecutivo, quando ciò è stato espressamente concordato nel contratto di prestito in questione.

Chi può richiedere al notaio la stipula di un atto di accreditamento del saldo?

Ogni creditore titolare di un prestito insoluto può chiedere al notaio di autorizzare l'atto di fissazione del saldo, a condizione che questa procedura sia stata concordata all'indirizzo del contratto di prestito.

Una persona fisica può richiedere al notaio un atto di accreditamento di saldo?

Naturalmente, se il creditore non è una società, ma un privato, e nel contratto di mutuo è stato concordato questo modo di procedere in caso di mancato pagamento, non vi è alcun impedimento a che anche il notaio sia chiamato ad autorizzare il documento di liquidazione affidabile.

È necessario recarsi presso lo studio del notaio per firmare l'atto di accreditamento del saldo?

Non è necessario che i rappresentanti del creditore si presentino presso lo studio notarile per firmare l'atto, poiché la richiesta iniziale firmata da loro conferisce già al notaio poteri sufficienti per emettere il documento senza che sia nuovamente necessario l'intervento del creditore.

Quale documentazione deve fornire il creditore per autorizzare il bilancio?

Innanzitutto, il creditore deve inviare una richiesta al notaio prescelto per svolgere il lavoro richiesto. Tale richiesta avrà la forma di una lettera scritta, firmata dal creditore, in cui si chiede formalmente al notaio di autorizzare un atto di liquidazione del saldo di un debito non pagato, accreditandone la rappresentanza e la legittimazione.

Alla richiesta formale il creditore deve allegare:

  • Il titolo o i titoli esecutivi, ossia l'atto pubblico o la polizza notarile in cui è stata formalizzata l'operazione di credito.
  • Un certificato, debitamente firmato dal creditore, che specifichi il saldo dovuto al debitore.
  • I documenti contabili o finanziari contenenti i dettagli del calcolo dell'importo richiesto, con indicazioni specifiche sull'origine di ciascun importo richiesto, nonché i calcoli effettuati a tal fine.
  • Se il contratto di prestito non specificava i tassi di interesse o le commissioni applicabili, documentare i dettagli dei tassi e delle commissioni applicate.
Vedi altre domande frequenti

Se tutta la documentazione è corretta, cosa farà il notaio?

Se tutta la documentazione fornita è corretta, per cui sono soddisfatti i requisiti necessari (cioè che le parti hanno concordato questa procedura in caso di mancato pagamento del prestito che hanno formalizzato) e i calcoli sono stati eseguiti correttamente, il notaio autorizzerà il documento, registrando l'esito positivo attraverso una diligenza, in cui dichiarerà:

  • I dati e i riferimenti che consentono di identificare le persone interessate, il titolo esecutivo e i documenti esaminati dal notaio.
  • Il giudizio positivo che la liquidazione sia stata effettuata in conformità a quanto concordato dalle parti nel titolo esecutivo.
  • Che il saldo indicato nel certificato rilasciato dal creditore, incorporato nell'atto di liquidazione, coincida con il saldo risultante dal conto aperto presso il debitore.
  • Che l'atto pubblico sia esteso ai fini degli articoli 572 e 573 della legge di procedura civile, vale a dire che sia incluso nel quadro di un processo giudiziario esecutivo per la richiesta di una somma di denaro.

Con tutto ciò, una volta che il creditore è in possesso del documento affidabile o dell'atto di saldo e stralcio, può inserirlo nel processo esecutivo giudiziario, al fine di ottenere la tutela esecutiva prevista e, in breve, recuperare il denaro che ha prestato al debitore e che non è stato pagato.

Cosa succede se i requisiti legali non sono soddisfatti?

Il notaio richiesto, per legge, deve verificare che l'importo indicato nel certificato del debitore sia corretto, quindi deve assicurarsi che siano state applicate tutte le condizioni (tasso di interesse, calcolo degli interessi, ecc.) che le parti hanno concordato nel contratto di prestito.

Solo in questo caso il notaio autorizzerà l'estinzione del saldo, mentre, al contrario, se l'estinzione non è stata effettuata correttamente (perché, ad esempio, viene richiesto un importo superiore, vengono applicati interessi non dovuti, vengono richieste voci non previste nel contratto di prestito, ecc.) il notaio rifiuterà di autorizzare l'estinzione, il che significa che il creditore non potrà avviare la procedura esecutiva per reclamare il proprio debito, poiché senza questo documento obbligatorio non sarà possibile.

Va inoltre ricordato che, in ogni caso, se il prospetto di liquidazione è autorizzato ma contiene un errore di calcolo, il debitore può segnalarlo nel corrispondente procedimento esecutivo, il che, se del caso, può comportare la mancata emissione del titolo esecutivo, in quanto l'importo esatto dovuto da eseguire non è stato determinato correttamente.

Lo studio notarile può essere responsabile della notifica al debitore e al fideiussore dell'importo dovuto al fine di rispettare le disposizioni dell'articolo 573.1.3 LEC?

Nel caso in cui l'istituto creditore non abbia effettuato le opportune notifiche al debitore (e all'eventuale garante), lo studio notarile può effettuarle per suo conto e attestarle con un atto di notifica.

Passo 5

Dove posso trovare i regolamenti in materia?

Passo 6

Fissare un appuntamento