Lo scioglimento di un'unione domestica avviene quando la fine di una relazione di convivenza come partner domestico (o partner stabile) viene formalizzata davanti a un notaio. Lo scioglimento del rapporto può essere effettuato da entrambi i partner di comune accordo, comparendo entrambi davanti a un notaio, o individualmente da uno di loro che notifica formalmente all'altro partner che non compare davanti a un notaio.
Si tratta di una stima puramente informativa e non vincolante. Si calcola sulla base di due criteri: 1) la conoscenza della Tariffa Notarile (Regio Decreto 1426/1989, 17 novembre 1989). (Decreto reale 1426/1989, del 17 novembre) e 2) la nostra esperienza quotidiana nella preparazione di questo tipo di documenti notarili. Tuttavia, qualsiasi variazione (in aumento o in diminuzione) sarà debitamente giustificata al momento dell'emissione della fattura finale per il servizio notarile reso.
Una coppia stabile è un'unione formata da due persone (uomini o donne, ovviamente) che hanno una relazione sentimentale duratura e una nota convivenza e che, in considerazione di ciò, hanno deciso di formalizzare una comunità di vita insieme, analoga al matrimonio.
In Catalogna, la regolamentazione della convivenza stabile è contenuta negli articoli 234-1 e seguenti del Codice Civile della Catalogna (è possibile consultare questa regolamentazione QUI).
Secondo la legge catalana, le coppie che mantengono una relazione sentimentale di lunga durata, con coabitazione, possono diventare una coppia stabile se soddisfano uno dei seguenti requisiti:
In effetti, in Catalogna esiste un registro pubblico, chiamato Registro delle coppie stabili della Catalogna, in cui possono iscriversi le coppie stabili che lo desiderano. A questo proposito, è necessario sottolineare che la registrazione delle coppie stabili è un atto volontario e non costitutivo, ma è altamente raccomandata, al fine di rafforzare la sicurezza giuridica dell'unione e necessaria per acquisire alcuni diritti, come la pensione di vedovo o di vedova, se applicabile.
A tal fine, nel caso in cui l'unione stabile sia formalizzata in un atto pubblico, il regolamento del Registro Catalano dei Partner Stabili stabilisce che il notaio che autorizza l'atto, su richiesta di entrambi i partner, invierà una copia dell'atto per via telematica al fine di registrarlo.
La partnership stabile si interrompe per uno dei seguenti motivi:
A seconda del caso di estinzione, sarà necessario percorrere una strada o un'altra. Così:
1) SCIOGLIMENTO CONSENSUALE:
Se entrambi i partner sono d'accordo nell'estinguere la convivenza stabile, il modo più adatto, in questo caso, è quello di recarsi da un notaio per formalizzare l'estinzione, in quanto comporta immediatezza e una procedura molto meno macchinosa a causa delle formalità. Per farlo, sarà necessario:
2. ALLA MORTE DI UNO DEI SOCI:
Se uno dei soci è deceduto, la società stabile cessa di esistere. Se si vuole registrare anche questo nel registro e registrare la cessazione, è sufficiente recarsi al registro delle unioni stabili e presentare il certificato di morte dell'ex partner.
3) PER MATRIMONIO:
Quando almeno uno dei membri della coppia si sposa (con lo stesso partner o con un'altra persona), il matrimonio stesso estingue automaticamente l'unione stabile, anche se, come nel caso precedente, la comunicazione di questa estinzione al Registro delle unioni stabili della Catalogna rimarrà in sospeso, cosicché la nostra coppia viene cancellata e registrata come sciolta, dato che non esiste una comunicazione interna tra i Registri. A tal fine, è necessario presentare al Registro delle coppie stabili il certificato di matrimonio rilasciato dallo Stato civile corrispondente.
4. PER VOLONTÀ UNILATERALE DI UNO DEI MEMBRI:
Per sciogliere la convivenza stabile non è sempre necessario un accordo reciproco, ma è sufficiente la volontà unilaterale di uno dei partner per chiedere lo scioglimento della convivenza, a patto che l'altro partner venga successivamente informato dello scioglimento. In questo caso, è possibile procedere allo scioglimento per atto pubblico, nel qual caso sarà necessario provvedere:
5. ALLA CESSAZIONE DELLA CONVIVENZA:
L'estinzione dell'unione stabile si produce anche con la semplice cessazione della convivenza. Tuttavia, una volta cessata la convivenza, è necessario trasferire queste informazioni al Registro delle unioni stabili, al fine di registrare la cessazione nel registro.
Così, quando, dopo la cessazione della convivenza, uno dei partner si è trasferito ad un altro indirizzo e ha cambiato la registrazione, in questo caso, uno dei due può:
In entrambi i casi, dovrete contribuire a una delle due istituzioni:
In questo caso, è necessario ricordare che, nel caso in cui la cessazione della convivenza sia seguita dalla partenza dell'altro partner dal Paese senza che quest'ultimo esca dal registro comunale, in tal caso l'altro partner deve recarsi presso il proprio Comune e richiedere la cancellazione della registrazione della convivenza dell'altro partner, al fine di giustificare la cessazione della convivenza davanti al Registro delle Convivenze Stabili o davanti al Notaio, a seconda del percorso scelto.
A questo proposito, le parti interessate devono essere consapevoli che:
In primo luogo, è necessario indicare che, se lo desiderano, prima della cessazione della convivenza, i membri della stabile unione possono concordare gli effetti della cessazione della stabile unione. Se hanno concordato in tal senso, si applicheranno le disposizioni del presente accordo, a condizione che non siano contrarie alla legge.
D'altra parte, se non è stato concordato nulla in merito, la legge consente alle parti di raggiungere accordi per regolare gli effetti della cessazione della convivenza anche dopo la cessazione della stessa. In questo caso:
Naturalmente, se non c'è accordo su come regolare gli effetti economici del recesso, le parti possono rivolgersi a un giudice per risolvere la questione.
Infatti, la legge catalana stabilisce che, se si verificano le circostanze richieste in ciascun caso, il membro corrispondente della coppia stabile estinta avrà diritto a ricevere la cosiddetta compensazione finanziaria per il lavoro o il cosiddetto assegno di mantenimento. Le domande che seguono cercheranno di spiegare quando è applicabile l'una o l'altra soluzione.
Nel caso in cui uno dei partner abbia prestato la propria opera per il lavoro domestico o di cura della casa in maniera sostanzialmente più cospicua rispetto all'altro partner, in tal caso tale partner avrà diritto a ricevere dall'altro partner un compenso economico per tale lavoro, a condizione che l'altro partner, al momento della cessazione della convivenza, abbia ottenuto un incremento patrimoniale. La stessa regola si applica se uno dei partner ha lavorato per l'altro partner senza retribuzione o con una retribuzione insufficiente.
L'assegno alimentare può essere richiesto da uno dei due partner, dopo la fine della convivenza stabile, se ne ha bisogno per provvedere adeguatamente al proprio mantenimento, nel caso di:
Per quanto riguarda il compenso economico per il lavoro, è possibile che i soci, in previsione di un'eventuale rottura della convivenza stabile, si accordino sulle condizioni in cui tale compenso deve essere corrisposto, e possano anche concordare di escluderlo. Tuttavia, per essere validi, devono essere incorporati nel contratto regolatore al momento dello scioglimento della coppia.
Per quanto riguarda gli alimenti, è anche possibile che le parti si accordino sugli alimenti prima della cessazione della convivenza, ma in questo caso la legge stabilisce che tale accordo non sarà valido se compromette la possibilità di soddisfare i bisogni primari del convivente.
Firmando, davanti a un notaio, un atto di accordo in previsione dello scioglimento della coppia stabile. Potete chiederci maggiori informazioni in merito, ma per ora vi basti sapere che è un requisito essenziale, nel caso in cui vogliate sottoscriverli, che vengano effettuati non più di trenta giorni prima della stipula dell'atto di associazione stabile.
A questo proposito, va sottolineato che, ovviamente, se l'abitazione comune appartiene a uno solo dei soci, questo diritto di proprietà non sarà contestato o pregiudicato dalla rottura della convivenza stabile.
Tuttavia, è possibile che i partner concordino l'attribuzione dell'uso dell'abitazione per un certo periodo di tempo a uno dei partner, a titolo di risarcimento o come forma di pagamento della pensione, o per qualsiasi altro motivo.
Se non c'è accordo al riguardo, in caso di figli in comune, presumibilmente l'autorità giudiziaria che deve risolvere il conflitto attribuirà l'uso della casa al membro della coppia che ha l'affidamento dei figli in comune, finché questo dura. Tuttavia, l'autorità giudiziaria deve attribuire l'uso della casa familiare al coniuge più bisognoso nei seguenti casi:
Ovviamente, questi casi vengono presi in considerazione dal giudice, che deciderà in ultima istanza sulla questione.
In previsione della cessazione della convivenza, si può concordare l'assegnazione o la distribuzione dell'uso della casa e le modalità di tale uso. Tuttavia, non sono efficaci gli accordi che pregiudicano l'interesse dei figli, né, se non sono stati incorporati in un accordo normativo, quelli che compromettono le possibilità di soddisfare i bisogni primari del coniuge che beneficia dell'uso.
Entrambe le persone devono portare con sé un documento d'identità originale e valido. Se uno dei due è straniero, deve portare con sé il passaporto originale e valido.
Sarebbe utile anche un certificato di registrazione della società stabile rilasciato dal Registro delle società stabili della Catalogna.