
L'amore è finito: separazione o divorzio davanti a un notaio
L'articolo 32 della Costituzione spagnola definisce il matrimonio come "un vincolo giuridico tra due persone che dà origine a una comunità di vita in cui i coniugi devono rispettarsi, agire nell'interesse della famiglia, essere fedeli l'uno all'altro, aiutarsi e assistersi reciprocamente".
In esso, i coniugi hanno uguali diritti e doveri, in particolare la cura e l'attenzione degli altri membri che dipendono da loro e vivono con loro, e devono condividere le responsabilità domestiche.
Il vincolo matrimoniale, tuttavia, è del tutto volontario e dissolvibile. Così, quando la comunità di vita creata in passato non corrisponde più alla realtà o ai desideri dei coniugi o di uno di loro, possono attivare i meccanismi giuridici creati a questo scopo, come la separazione legale e il divorzio, per formalizzare legalmente la loro nuova situazione di vita e regolare così tutte le conseguenze economiche e familiari di questa cessazione della comunità di vita.
Cosa sono la separazione e il divorzio?
In primo luogo, la separazione legale è stata tradizionalmente definita come una fase intermedia tra il matrimonio e il divorzio, in virtù della quale i coniugi hanno cessato di vivere insieme, per cui desiderano formalizzare la loro nuova situazione personale e regolarne gli effetti, mantenendo tuttavia il vincolo coniugale senza scioglierlo definitivamente, lasciando così aperta l'opzione della riconciliazione.
In secondo luogo, e al contrario, il divorzio implica una rottura totale e definitiva della comunità di vita dei coniugi, per cui il vincolo matrimoniale si scioglie (articolo 85 del Codice civile). Con esso i coniugi regoleranno la loro nuova situazione di vita, stabilendo le norme che regoleranno i loro beni comuni, i diritti e gli interessi familiari.
È possibile separarsi o divorziare davanti a un notaio?
Tradizionalmente, gli istituti della separazione legale e del divorzio sono stati riservati alla sfera giudiziaria, cosicché solo l'autorità giudiziaria competente poteva conoscere i procedimenti legali volti a ottenere la separazione o il divorzio.
Tuttavia, questa dinamica di giudiziarizzazione è stata compromessa dall'entrata in vigore della legge 15/2015, del 2 luglio, sulla volontaria giurisdizione, che, attraverso una serie di modifiche al Codice civile, alla legge sul notariato e alla legge sul registro civile, ha conferito all'organo notarile la facoltà di conoscere, autorizzando il relativo atto pubblico, alcune cause di separazione personale o di divorzio, a condizione che siano soddisfatti i requisiti indicati di seguito.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 54 della legge sul notariato e degli articoli 82.2 e 87 del Codice civile, i coniugi possono concordare la separazione o il divorzio davanti a un notaio mediante un atto notarile, a condizione che si verifichino le due seguenti circostanze:
- In primo luogo, deve trattarsi di una separazione o di un divorzio consensuale, vale a dire che entrambi i coniugi devono essere d'accordo nell'avviare e completare tutte le formalità necessarie, e deve esserci un accordo tra loro per stabilire le regole che disciplineranno la loro nuova situazione di vita nella sfera economica e familiare.
- In secondo luogo, i coniugi non hanno figli minori a carico o figli con capacità giuridica modificata (ad esempio, figli legalmente incapaci).
Quali sono i requisiti da soddisfare per potersi separare o divorziare davanti a un notaio?
Oltre ai requisiti di cui sopra (cioè il mutuo consenso dei coniugi e l'assenza di figli a carico di età inferiore o con capacità giuridica modificata), per potersi separare o divorziare legalmente davanti a un notaio, sarà necessario, ai sensi degli articoli 54 della Legge sul Notariato e 82 del Codice Civile, separarsi o divorziare ulteriormente davanti a un notaio:
- Che entrambi i coniugi diano il loro consenso esplicito davanti a un notaio competente (di cui si parlerà in dettaglio nella domanda seguente: "A quale notaio posso rivolgermi per separarmi o divorziare legalmente?)
- I coniugi devono partecipare personalmente alla stipula dell'atto, per cui il giorno della stipula devono recarsi personalmente presso lo studio notarile per leggere e sottoscrivere l'atto corrispondente, senza che sia ammissibile la stipula per mezzo di una procura o di un rappresentante.
- Che i coniugi, al momento della stipula dell'atto, siano assistiti da un avvocato praticante, cioè da un avvocato che li consigli e li istruisca sulla legittimità e sull'opportunità delle pattuizioni che intendono stipulare nell'accordo transattivo (è necessario specificare che in questo caso ciascun coniuge può essere assistito da un avvocato diverso, oppure da un avvocato comune a entrambi i coniugi).
- Sono trascorsi tre mesi dalla celebrazione del matrimonio.
- Che i coniugi si dotino di un accordo normativo che stabilisca le regole che disciplineranno la loro nuova situazione di vita, sia in ambito economico che familiare, redatto di comune accordo da entrambe le parti e con i contenuti e i limiti che verranno illustrati di seguito.
- Va inoltre ricordato che, ai sensi dell'articolo 82 del Codice Civile, i figli maggiorenni o i minori emancipati devono prestare il loro consenso davanti al notaio che autorizza l'atto, quando il contratto normativo contiene misure che li riguardano perché non hanno un reddito proprio o non vivono nella casa familiare.
A quale notaio posso rivolgermi per separarmi o divorziare legalmente?
Ai sensi dell'articolo 54 della Legge sul Notariato, il consenso all'esecuzione di un atto di separazione legale o di divorzio può essere dato solo davanti al notaio competente dell'ultimo domicilio comune o del domicilio o della residenza abituale di uno dei richiedenti.
Alla luce di questo requisito, il notaio davanti al quale deve essere stipulato questo tipo di atto pubblico verificherà la propria competenza territoriale sulla base delle prove fornite dai concedenti, richiedendo fondamentalmente un certificato di registrazione censuaria rilasciato dal comune corrispondente.
Quali sono gli effetti della separazione legale e del divorzio?
Per quanto riguarda le conseguenze comuni alla separazione personale e al divorzio, una volta stipulato l'atto pubblico dell'accordo normativo che le determina, gli effetti principali sono i seguenti:
- La sospensione della vita comune della coppia sposata e la cessazione della possibilità di vincolare i beni dell'altro coniuge nell'esercizio della potestà domestica (artt. 83 e 102 del Codice civile).
- Lo scioglimento o la cessazione del regime patrimoniale dei coniugi e la liquidazione del regime patrimoniale dei coniugi in conformità alle disposizioni dell'accordo transattivo (articolo 95 del Codice civile).
- La possibilità per i coniugi di vivere separatamente, nonché la cessazione della presunzione di convivenza (articolo 102.1 del Codice civile).
- La revoca di consensi e procure che uno dei due coniugi ha concesso all'altro (articolo 102.2 del Codice civile).
- La cessazione della presunzione di paternità del marito nei confronti dei figli nati dopo il matrimonio, dopo che sono trascorsi 360 giorni dalla concessione dell'atto di separazione o divorzio (articolo 116 del Codice civile).
- Perdita dei diritti ereditari nei confronti dell'ex coniuge, sia per quanto riguarda i diritti del coniuge vedovo nella successione testamentaria (cfr. articoli 834 e seguenti del Codice civile) che nella successione intestata (articolo 945 del Codice civile).
- Possibilità di revocare le donazioni fatte a causa del matrimonio (articolo 1.343 del Codice civile).
In ogni caso, occorre ricordare che tutti questi effetti della separazione o del divorzio si produrranno solo dopo la stipula del corrispondente atto pubblico autorizzato a tal fine, mentre i loro effetti nei confronti dei terzi di buona fede si produrranno solo dopo l'iscrizione dell'atto in questione nel corrispondente Registro Civile (articoli 83 e 89 del Codice Civile).
Per quanto riguarda gli effetti esclusivi del divorzio, come già accennato, la sua caratteristica principale è quella di produrre l'estinzione del vincolo matrimoniale (articolo 85 del Codice civile), il che implica che uno dei due ex coniugi può concedere nuovamente il consenso matrimoniale per contrarre un nuovo matrimonio.
Quale deve essere il contenuto dell'accordo transattivo?
Il contenuto minimo che deve avere l'accordo regolatore della separazione legale o del divorzio è determinato dall'articolo 90 del Codice civile, che stabilisce una serie di disposizioni:
- In materia di responsabilità genitoriale sui figli: ad esempio, le regole per la cura dei figli soggetti alla potestà genitoriale, il regime di comunicazione e soggiorno dei figli con il genitore che non vive abitualmente con loro, il regime di visite e comunicazione tra nonni e nipoti, ecc. Queste disposizioni, per quanto riguarda la separazione legale o il divorzio davanti a un notaio, hanno una scarsa applicazione pratica, in quanto saranno possibili solo quando non ci sono figli minori o figli con capacità giuridica modificata, il che esclude in linea di principio la necessità di includere questo tipo di accordo nell'accordo normativo che viene approvato.
- In materia finanziaria: in questo ambito, fermo restando il parere dell'avvocato o degli avvocati che assistono le parti, le pattuizioni tipiche da inserire nell'accordo normativo approvato davanti a un notaio sono:
In ogni caso, è necessario tenere presente che, ai sensi dell'articolo 90 del Codice civile:
Ènecessario registrare l'atto di separazione o di divorzio?
Come già indicato, gli articoli 83 e 89 del Codice civile stabiliscono che, affinché la separazione personale o il divorzio producano effetti nei confronti dei terzi, l'atto in questione deve essere iscritto nel corrispondente Registro civile.
Inoltre, il testo dell'articolo 83 prevede l'obbligo per il notaio che ha redatto l'atto di inviare una copia dell'atto all'anagrafe per la registrazione.
Tale obbligo è stato sviluppato anche dall'articolo 61 della Legge 20/2011, del 21 luglio, sullo Stato Civile (attualmente in vacatio legis), in virtù del quale il notaio che autorizza l'atto, il giorno stesso o il giorno lavorativo successivo alla sua stipula, deve inviare una copia autorizzata dell'atto, per via telematica, all'Ufficio Generale dello Stato Civile, che provvederà immediatamente alla relativa registrazione.
Allo stesso modo, se il regime patrimoniale del matrimonio viene liquidato dall'accordo transattivo e vi è un'assegnazione di beni immobili a uno dei due coniugi, il cambio di proprietà dei beni può essere registrato anche nel registro fondiario corrispondente.
È possibile modificare l'accordo di separazione o divorzio?
È perfettamente possibile modificare l'accordo regolatore della separazione legale o del divorzio raggiunto di comune accordo per mezzo di un atto pubblico davanti a un notaio. A tal fine, i coniugi separati o gli ex coniugi devono redigere un nuovo accordo normativo e stipulare un nuovo atto pubblico di approvazione dello stesso davanti allo stesso notaio che ha stipulato l'atto iniziale, al quale devono partecipare tutte le parti che hanno stipulato l'atto iniziale.
A tal fine, ai sensi dell'articolo 61 della Legge 20/2011 del 21 luglio 2011 sul Registro Civile (attualmente in periodo di vacatio legis), anche gli atti pubblici che modificano gli atti inizialmente concordati devono essere registrati nel Registro Civile.
È possibile, in caso di separazione, concedere successivamente un atto di riconciliazione?
I coniugi legalmente separati, nel caso in cui riprendano il loro rapporto di convivenza e ricomincino la loro comunità di vita, se lo desiderano, possono formalizzare legalmente questa nuova situazione attraverso la figura della riconciliazione, prevista dall'articolo 84 del Codice Civile. In virtù di ciò, lasceranno senza effetto tutto ciò che è stato concordato nell'accordo normativo che hanno approvato all'epoca, in modo che i diritti e gli obblighi economici, familiari e morali derivanti dal matrimonio tornino a essere pienamente in vigore.
A tal fine, se i coniugi hanno eseguito la separazione per atto pubblico, sarà necessario eseguire un nuovo atto pubblico o un atto di manifestazione in tal senso, che dovrà essere registrato nel corrispondente Registro Civile per essere efficace nei confronti dei terzi.
Come posso stipulare un atto di separazione o divorzio davanti a un notaio?
Per stipulare l'atto di separazione o divorzio, i coniugi devono semplicemente rivolgersi all'Ufficio Notarile e richiedere un appuntamento a tal fine, nel giorno e nell'ora a loro più congeniali.
Nel giorno e nell'ora concordati, entrambi i coniugi, insieme all'avvocato o agli avvocati e ad altre persone (figli maggiorenni o minori emancipati che possono essere interessati dall'accordo da omologare), devono presentarsi presso lo studio notarile per stipulare l'atto in questione, redatto sulla base del contenuto minimo che corrisponde legalmente e delle clausole e patti che sono stati richiesti.
È inoltre necessario fornire la seguente documentazione necessaria:
- Carta d'identità nazionale valida dei coniugi.
- Carta d'identità nazionale in corso di validità dell'Avvocato o degli Avvocati che assistono i coniugi, nonché la corrispondente tessera professionale degli stessi che ne accredita lo status di praticanti avvocati.
- Carta d'identità nazionale in vigore per i figli maggiorenni o per i minori emancipati, quando devono intervenire anche loro.
- Certificato letterale di registrazione del matrimonio, rilasciato dal Registro Civile corrispondente.
- Certificato di registrazione censuaria rilasciato dal Comune corrispondente (per accreditare la competenza territoriale del notaio autorizzante).
- Certificato di nascita dei figli o, in mancanza, il relativo libretto di famiglia.
Quanto costa far autenticare un atto di separazione o divorzio?
Questo è un bilancio puramente informativo e non vincolante. Si basa su due criteri:
- La nostra conoscenza della tariffa notarile (Regio Decreto 1426/1989 del 17 novembre 1989).
- Esperienza quotidiana nella preparazione di questo tipo di documenti.
Qualsiasi variazione (in aumento o in diminuzione) sarà debitamente giustificata al momento dell'emissione della fattura finale per il servizio fornito.
Quali sono gli obblighi fiscali derivanti dalla separazione e dal divorzio?
La separazione e il divorzio fanno spesso sorgere una serie di diritti economici, nonché trasferimenti di proprietà e diritti, che possono dare origine a una serie di obblighi fiscali per gli ex coniugi. Così:
Quali sono i vantaggi della separazione o del divorzio davanti a un notaio?
La separazione legale o il divorzio raggiunti di comune accordo attraverso l'approvazione di un accordo normativo in un atto pubblico presentano molti vantaggi per le parti. Due di questi vantaggi meritano di essere sottolineati:
- In primo luogo, la durata del processo, poiché se i coniugi optano per la via giudiziaria è molto probabile che questa procedura richieda diversi mesi, a causa della mancanza di risorse materiali e umane di cui soffre l'amministrazione della giustizia. Se invece optano per la procedura notarile, potranno ottenere l'approvazione dell'accordo entro pochi giorni, se sono soddisfatti tutti i requisiti legali necessari.
- Inoltre, optando per l'approvazione in un atto pubblico, i coniugi potranno avvalersi della consulenza preventiva e del controllo di legalità di un notaio, pubblico ufficiale e professionista legale con una vasta conoscenza del diritto privato, in grado di fornire alle parti una consulenza di qualità.