È il documento notarile con il quale i soci di una società commerciale possono ridurre il loro contributo alla società, riducendo così il capitale sociale.
Si tratta di una stima puramente informativa e non vincolante. Questa stima è calcolata sulla base di due criteri: 1) la nostra conoscenza della Tariffa Notarile (Regio Decreto 1426/1989, 17 novembre 1989) e 2) la nostra conoscenza della Tariffa Notarile. (Decreto reale 1426/1989, del 17 novembre) e 2) la nostra esperienza quotidiana nella preparazione di questo tipo di documenti notarili. Tuttavia, qualsiasi variazione (in aumento o in diminuzione) sarà debitamente giustificata al momento dell'emissione della fattura finale per il servizio notarile reso.
Come già spiegato analizzando l'atto costitutivo delle società di capitali o il loro aumento di capitale, si tratta di strumenti giuridici che il nostro ordinamento ha concepito per promuovere e facilitare le attività economiche e commerciali che creano ricchezza e occupazione per la comunità e la società, Tutto questo attraverso un contratto con cui due o più persone si impegnano a mettere in comune denaro, beni o industrie, con l'intenzione di dividere i profitti tra loro, creando così entità con una propria personalità giuridica e con un patrimonio separato da quello dei soci con cui finanziare la propria attività sociale e con cui rispondere ai debiti e alle passività sociali che contraggono.
Le società di capitali, come indicato in precedenza, necessitano di capitali, apportati dai loro azionisti, con cui coprire e finanziare le attività necessarie allo sviluppo dell'attività produttiva o commerciale che offrono al mercato. In conseguenza di questa realtà, appare evidente che il fabbisogno di capitale delle società commerciali può variare nel corso del loro ciclo di vita e, nel caso specifico, esse possono essere costrette a ridurlo quando si verificano determinate circostanze, come ad esempio quando la società ha subito delle perdite, o semplicemente quando gli azionisti della società desiderano recuperare parte dell'investimento effettuato, quando ad esempio l'attività della società non richiede livelli così elevati di capitale per lo sviluppo della sua attività (casi di sovracapitalizzazione delle società commerciali).
Pertanto, attraverso una riduzione del capitale sociale, una società di capitali vedrà ridursi le risorse proprie con cui può normalmente finanziare e sviluppare la propria attività produttiva o commerciale sul mercato.
A titolo introduttivo, il lettore deve sapere che esistono quattro tipi principali di riduzione del capitale sociale, ovvero, in base alla legislazione citata, in particolare all'articolo 317 della legge sulle società di capitali:
In questo articolo cercheremo di spiegare le principali caratteristiche e i requisiti legali di queste diverse figure, in modo che chiunque sia interessato a intraprendere una di queste operazioni abbia un'idea chiara dei passi da seguire e dei requisiti da osservare per ottenere il risultato desiderato.
Le diverse modalità di riduzione del capitale sociale delle società di capitali sono essenzialmente l'inverso delle opzioni esistenti per il suo aumento, poiché ai sensi dell'articolo 317.2 della legge sulle società di capitali, una società commerciale può ridurre il proprio capitale:
Pertanto, a titolo di esempio, per facilitare la comprensione della natura di questa operazione:
<ejemplo>Una compañía que disponga de un capital social de 10.000 €, dividido en 1.000 participaciones sociales de 10 € de valor nominal cada una de ellas, si desea reducir su capital social en un 50%, podrá acordar:<ejemplo>
Ai sensi dell'articolo 318 della legge sulle società di capitali, la riduzione del capitale sociale deve essere approvata dall'assemblea generale con i requisiti per la modifica dello statuto (cioè dai proprietari della società), il che rende necessario fare riferimento alle disposizioni dell'articolo 288 della legge sulle società di capitali, che richiede:
In ogni caso, come previsto dall'articolo 318 della legge citata, la delibera dell'assemblea generale di riduzione del capitale deve indicare almeno l'importo della riduzione del capitale, lo scopo della riduzione, la procedura con cui la società deve eseguirla, il termine per l'esecuzione e l'importo da versare, se del caso, agli azionisti.
Infine, una volta adottata, nel caso delle società per azioni, la delibera deve essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Registro delle Imprese e sul sito web della società o, se questo non esiste, su un giornale a larga diffusione nella provincia in cui la società ha la sede legale (articolo 319 della Legge sulle Società di Capitali).
Ai sensi dell'articolo 320 della Legge sulle società di capitali, questo tipo di riduzione del capitale sociale ha lo scopo di ripristinare l'equilibrio tra il capitale e il patrimonio netto della società diminuito a seguito di perdite.
Come è logico, le società di capitali sono soggette ai cicli di mercato e ai successi e agli insuccessi del loro management, che possono riflettersi negativamente sui loro risultati annuali, con risultati negativi o in perdita. Quando ciò accade, se queste perdite raggiungono dimensioni elevate, possono mettere a rischio la stabilità finanziaria della società e il suo equilibrio patrimoniale, rendendo necessario il ricorso a meccanismi di risanamento, come l'attuale riduzione del capitale sociale a causa delle perdite.
A questo punto, è necessario citare anche due precetti complementari di fondamentale importanza, che aiuteranno a comprendere meglio, se possibile, questa figura:
A titolo esemplificativo, e per consentire al lettore di comprendere meglio la situazione, si riporta di seguito un esempio di situazione patrimoniale di una società che richiederebbe una riduzione di capitale sulla base di quanto sopra esposto:
Così, nell'esempio riportato, si può osservare una situazione in cui una società, a seguito di un risultato negativo di esercizio molto elevato, ha visto il proprio patrimonio netto ridursi a meno della metà dell'ammontare del capitale sociale, incorrendo così nella suddetta causa di scioglimento. Per evitare questa situazione, sarebbe necessaria una riduzione del capitale sociale, in modo che il patrimonio netto di questa società sia il seguente:
Ora che sono stati compresi la natura e gli obiettivi della riduzione del capitale sociale per perdite, è il momento di proseguire con l'analisi delle norme giuridiche che ne regolano l'attuazione.
A questo proposito, il legislatore ha concepito questo tipo di riduzione in base al principio della parità di trattamento (articolo 320 della legge sulle società di capitali), in virtù del quale la riduzione del capitale deve riguardare tutte le partecipazioni societarie o tutte le azioni in egual misura, in proporzione al loro valore nominale, rispettando i privilegi eventualmente concessi a tal fine dalla legge o dallo statuto a determinate partecipazioni societarie o a determinate categorie di azioni.
Pertanto, non potendo essere altrimenti, la legge stabilisce che la riduzione del capitale riguarderà in egual misura tutti i soci, che vedranno ridotto il loro capitale sociale in proporzione alla percentuale da loro posseduta, senza che si possa pensare a una riduzione che colpisca in modo diseguale i diversi soci, sfavorendo alcuni rispetto ad altri.
Detto questo, è anche necessario tenere conto di una serie di divieti o restrizioni legali a questo tipo di operazioni:
Per quanto riguarda i requisiti formali per l'esecuzione di questa riduzione di capitale per perdite, il lettore dovrebbe anche notare che:
Infine, le parti interessate devono essere consapevoli del fatto che, una volta attuato l'accordo di riduzione del capitale, esso comporterà una serie di conseguenze che influenzeranno la società in futuro, in quanto:
Da un'interpretazione teleologica dell'articolo 274 della legge sulle società di capitali, si può dedurre che il legislatore intende che tutte le società di capitali abbiano una riserva legale fino al venti per cento del capitale sociale, poiché le obbliga ad accantonare ogni anno una cifra pari al dieci per cento degli utili fino al raggiungimento del suddetto venti per cento.
Questa cifra può quindi essere raggiunta attraverso l'accantonamento periodico della riserva legale con gli utili della società (che sarebbe la situazione ideale) o, a seconda dei casi, attraverso una riduzione del capitale per accantonare la riserva legale, riducendo così il capitale della società per aumentare la riserva legale.
La normativa specifica applicabile a questo tipo di riduzione si trova nell'articolo 328 della Legge sulle Società di Capitali, che stabilisce che le disposizioni degli articoli da 322 a 326 della Legge sulle Società di Capitali si applicano alla riduzione del capitale per la creazione o l'aumento della riserva legale, il cui contenuto è già stato illustrato in precedenza ma che viene nuovamente dettagliato a beneficio delle parti interessate. Pertanto:
Una delle ragioni più logiche per una riduzione del capitale sociale è quando gli azionisti della società desiderano ottenere la restituzione del valore dei conferimenti effettuati a suo tempo. In questo modo, attraverso questa operazione di disinvestimento, gli azionisti di una società di capitali possono riuscire a recuperare in tutto o in parte l'investimento effettuato nella società, il che porta alla conseguente decapitalizzazione della società.
Come si può presumere, in alcuni casi gli azionisti di una società possono giungere alla conclusione o alla decisione di non voler più continuare a investire il proprio capitale nella società, per cui, oltre alla vendita e all'acquisto di azioni o partecipazioni, possono ricorrere, tra gli altri mezzi, a una riduzione del capitale. Un'altra situazione che può generare la necessità di effettuare un'operazione di queste caratteristiche può essere quella in cui le aziende sono "sovracapitalizzate", cioè hanno livelli di capitale proprio superiori a quelli realmente necessari per sviluppare la loro attività, con la conseguente penalizzazione della remunerazione del capitale. Per evitare tali situazioni, può essere utile ridurre il capitale sociale.
Per quanto riguarda l'ambito normativo di questo tipo di riduzione del capitale sociale, è opportuno sottolineare le seguenti questioni fondamentali:
In primo luogo, che ai sensi dell'articolo 329 della Legge sulle Società di Capitali, per quanto riguarda i requisiti della delibera, quando la delibera di riduzione del valore dei conferimenti non riguarda tutte le partecipazioni o tutte le azioni della società in egual misura, sarà necessaria, nelle società a responsabilità limitata, il consenso individuale dei titolari di tali partecipazioni e, nelle società per azioni, l'accordo separato della maggioranza degli azionisti interessati, adottato secondo le modalità previste dall'articolo 293 (ossia con il voto favorevole della maggioranza assoluta di ciascuna delle eventuali diverse categorie di azioni).
Inoltre, come seconda questione fondamentale, è necessario dichiarare a verbale che la restituzione del valore dei conferimenti agli azionisti deve avvenire in proporzione al valore versato delle rispettive partecipazioni o azioni (cioè in proporzione al capitale sociale detenuto da ciascun azionista), a meno che non venga concordato all'unanimità un altro sistema (articolo 330 della legge sulle società di capitali).
In quest'ultimo tipo di riduzione del capitale sociale, un aspetto fondamentale è senza dubbio la tutela dei creditori, in quanto questo strumento, se i loro diritti non sono garantiti, potrebbe essere utilizzato dagli azionisti della società per recuperare il loro investimento a scapito dei creditori della società, che potrebbero correre il rischio di essere decapitalizzati e di rimanere senza fondi per far fronte effettivamente ai debiti della società. Data l'importanza della questione, il legislatore ha quindi dedicato a questo tema diversi precetti, le cui caratteristiche principali saranno dettagliate di seguito, differenziate a seconda del tipo di società in questione:
A) La tutela dei creditori delle società a responsabilità limitata:
Pertanto, ai sensi dell'articolo 331 della legge sulle società di capitali, i soci ai quali è stato restituito in tutto o in parte il valore dei conferimenti sono responsabili in solido tra loro e con la società per il pagamento dei debiti della società contratti prima della data in cui la riduzione era opponibile ai terzi.
Tale responsabilità di ciascun azionista sarà limitata all'importo ricevuto come restituzione del contributo azionario e scadrà cinque anni dopo la data in cui la riduzione è stata opponibile a terzi.
Come misura per garantire questa responsabilità, l'iscrizione nel Registro delle Imprese dell'esecuzione della delibera di riduzione deve indicare l'identità delle persone a cui sono stati restituiti in tutto o in parte i conferimenti societari o, a seconda dei casi, la dichiarazione dell'organo amministrativo di aver costituito la riserva di cui sotto, poiché tale responsabilità solidale può essere evitata se, nel momento in cui viene concordata la riduzione attraverso la restituzione di tutto o parte del valore dei conferimenti societari, viene accantonata una riserva di utili o di riserve libere per un importo pari a quello ricevuto dai soci come restituzione del conferimento societario.
Tale riserva non sarà disponibile prima di cinque anni dalla pubblicazione della riduzione nel Bollettino Ufficiale del Registro delle Imprese, a meno che tutti i debiti societari contratti prima della data in cui la riduzione era opponibile a terzi non siano stati pagati prima della scadenza di tale periodo (articolo 332 della Legge sulle Società di Capitali).
Infine, nell'ambito delle società a responsabilità limitata, è necessario registrare il diritto di opposizione dei creditori della società (articolo 333 del Regolamento del Registro delle Imprese), in base al quale l'atto costitutivo può stabilire che nessuna delibera di riduzione del capitale che comporti la restituzione dei conferimenti ai soci può essere attuata prima che siano trascorsi tre mesi dalla data in cui i creditori sono stati avvisati.
A garanzia di questo diritto di opposizione, la disposizione citata stabilisce che qualsiasi restituzione effettuata prima della scadenza del termine di tre mesi o nonostante l'opposizione presentata, nei tempi e nelle forme dovute, da qualsiasi creditore, sarà nulla.
B) La tutela dei creditori delle società per azioni:
Nell'ambito delle società per azioni, ai sensi dell'articolo 334 della legge sulle società di capitali, anche i creditori avranno il diritto di opporsi alla delibera di riduzione del capitale sociale, in quanto stabilisce che i creditori della società per azioni i cui crediti sono sorti prima della data dell'ultimo annuncio della delibera di riduzione del capitale sociale, non sono maturati in quel momento e fino a quando tali crediti non saranno garantiti, avranno il diritto di opporsi alla riduzione.
Questo diritto di opposizione è inoltre limitato dalle restrizioni imposte dall'articolo 335 della legge sulle società di capitali, secondo cui i creditori non possono opporsi alla riduzione nei seguenti casi:
Infine, per quanto riguarda i termini e gli effetti dell'esercizio di tale diritto, occorre ricordare che per esercitare tale diritto di opposizione il creditore dispone di un mese dalla data dell'ultimo annuncio della delibera (articolo 336 della Legge sulle Società di Capitali) e, in caso di esercizio di tale diritto, la riduzione del capitale sociale non può essere effettuata fino a quando la società non fornisca una garanzia soddisfacente per il creditore o, in altri casi, fino a quando non notifichi al creditore la costituzione di una garanzia in solido a favore della società da parte di un istituto di credito debitamente autorizzato a fornire tale garanzia per l'importo del credito del creditore e fino a quando il creditore non notifichi alla società la riduzione del capitale sociale, altrimenti, finché non notifica al creditore la costituzione di una garanzia in solido a favore della società da parte di un istituto di credito debitamente autorizzato a fornire tale garanzia per l'importo del credito del creditore e finché non è scaduto il termine di prescrizione per ottenere l'adempimento (sezione 337 della legge sulle società di capitali).
Il concetto di azioni proprie è disciplinato dagli articoli 134 e seguenti della Legge sulle società di capitali, che possono essere definiti come quelle situazioni in cui una società di capitali acquisisce la proprietà di parte delle proprie azioni o partecipazioni.
Questo strumento può essere utilizzato dagli azionisti per cedere una parte delle loro azioni o partecipazioni e poi acconsentire al loro rimborso (cioè alla loro scomparsa) attraverso una riduzione del capitale sociale.
La regolamentazione di questa modalità si trova negli articoli da 338 a 442 della legge sulle società di capitali, che stabilisce, in primo luogo, che quando la riduzione del capitale deve essere effettuata attraverso l'acquisizione di partecipazioni o azioni della società per il successivo rimborso, l'acquisizione deve essere offerta a tutti gli azionisti.
Allo stesso modo, se la delibera di riduzione del numero di azioni riguarda solo una classe di azioni, deve essere adottata con il consenso separato della maggioranza delle azioni appartenenti alla classe interessata.
Per quanto riguarda l'offerta pubblica di acquisto (articolo 339 della legge sulle società di capitali), nelle società a responsabilità limitata l'offerta deve essere inviata a ciascuno degli azionisti tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, mentre nelle società per azioni la proposta di acquisto deve essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Registro delle Imprese e su un giornale ad ampia diffusione nella provincia in cui la società ha la sede legale, che deve essere mantenuta per almeno un mese, e deve contenere tutte le informazioni ragionevolmente necessarie per informare gli azionisti che intendono vendere e, se del caso, indicare le conseguenze del mancato raggiungimento del numero di azioni offerte, (Tuttavia, se tutte le azioni sono nominative, lo statuto può consentire che la pubblicazione dell'offerta sia sostituita dall'invio dell'offerta a ciascun azionista tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno).
Una volta presentata l'offerta di acquisto (per la quale il periodo di accettazione sarà calcolato a partire dall'invio della comunicazione), possono verificarsi due situazioni:
Infine, le azioni acquisite dalla società devono essere rimborsate entro tre anni dalla data dell'offerta pubblica di acquisto, mentre le azioni acquisite dalla società devono essere rimborsate entro un mese dalla fine del periodo dell'offerta pubblica di acquisto (articolo 342 della legge sulle società di capitali).
È inoltre interessante sapere che, in questo tipo di operazione, a titolo di incentivo, possono essere attribuite azioni gratuite ai titolari delle azioni rimborsate, specificando nella delibera di riduzione il contenuto dei diritti attribuiti a tali bonus, che possono non includere il diritto di voto (articolo 341 della legge sulle società di capitali).
Infine, per una questione più tecnica, va sottolineato che in alcuni casi può essere necessario ridurre e aumentare il capitale sociale contemporaneamente (articoli da 343 a 345 della legge sulle società di capitali), il che si verifica quando si decide di ridurre il capitale sociale a zero o al di sotto della cifra minima legale per adottare contemporaneamente la trasformazione della società o aumentare il suo capitale per un importo pari o superiore alla suddetta cifra minima.
In questi casi, in cui il diritto di opzione o di sottoscrizione degli azionisti deve essere comunque rispettato, l'efficacia della delibera di riduzione del capitale è subordinata, se del caso, all'esecuzione della delibera di aumento del capitale, e la delibera non può essere iscritta nel registro delle imprese se non vengono contemporaneamente presentate per l'iscrizione la delibera di conversione o di aumento del capitale e, in quest'ultimo caso, la sua esecuzione.
Da un punto di vista formale, si deve tenere conto, come non può essere altrimenti, che sarà necessario adeguare l'articolo dello statuto relativo al capitale sociale della società, poiché, logicamente, l'aumento di capitale concordato e concretizzato modifica quanto in esso precedentemente previsto. Pertanto, nell'atto di riduzione del capitale sociale, l'articolo dello statuto relativo al capitale sociale deve essere riformulato in funzione della riduzione effettuata. Successivamente, naturalmente, questo atto di riduzione del capitale sociale deve essere iscritto nel registro delle imprese.
Una delle questioni più rilevanti in questo tipo di operazioni è senza dubbio il costo fiscale delle riduzioni di capitale, in particolare quelle finalizzate alla restituzione dei conferimenti effettuati dai singoli azionisti.
In quest'ultimo caso, la normativa vigente (articoli 33.3.a della Legge 35/2006, del 28 novembre, che regola l'Imposta sul reddito delle persone fisiche e articolo 75.3.h del suo regolamento di attuazione) stabilisce che se l'importo dei contributi restituiti supera il valore dell'acquisizione, questa differenza o eccedenza sarà tassata come reddito da capitale mobile nell'imposta sul reddito, e non sarà soggetta a ritenuta o acconto. Tuttavia, se tale riduzione proviene da utili non distribuiti, la totalità delle somme ricevute sarà tassata come tale, essendo soggetta a ritenuta e acconto.
Allo stesso modo, gli azionisti che effettuano questo tipo di operazioni devono tenere presente che le riduzioni del capitale sociale saranno soggette all'Imposta di Trasferimento e all'Imposta di Bollo (Impuesto de Transmisiones Patrimoniales y Actos Jurídicos Documentados), sotto forma di operazioni societarie, con un'aliquota d'imposta attuale in Catalogna pari all'1% (Regio Decreto Legislativo 1/1993, del 24 settembre).
Per stipulare un atto di riduzione del capitale sociale è sufficiente contattare lo studio notarile (telefonando allo studio notarile o inviando un'e-mail all'indirizzo mercantil@jesusbenavides.es) e fissare un appuntamento nel giorno e nell'ora più consoni alle parti.
Alla data e all'ora concordate, le parti si presentano semplicemente presso lo studio notarile con la documentazione necessaria (si veda la sezione sulla documentazione necessaria) per firmare l'atto corrispondente, che sarà redatto sulla base del contenuto minimo richiesto dalla legge e delle aspettative ed esigenze dei clienti in questione.
In ogni caso, se gli interessati necessitano di assistenza in merito ai modelli di attestazione per l'adozione delle delibere societarie necessarie per le modifiche statutarie in questione, possono rivolgersi allo studio notarile per ricevere assistenza e consulenza al riguardo.
Se l'interessato lo desidera, può ricevere una copia autentica dell'atto di riduzione del capitale sociale il giorno della firma, ma in questo caso deve recarsi al Registro delle Imprese per l'iscrizione.
Se lo si desidera, è ovviamente possibile affidare questo compito allo studio notarile stesso, che provvederà a trasmettere l'atto al registro delle imprese per via elettronica per la registrazione.
Una volta effettuata questa operazione, la copia autentica dell'atto sarà consegnata ai concedenti, il che sarà molto più utile, in quanto il documento sarà in grado di produrre tutti i suoi effetti.
È sufficiente che l'amministratore o il rappresentante della società si rechi presso lo studio notarile con la propria carta d'identità nazionale. Gli stranieri devono presentare al notaio il passaporto originale e valido. Inoltre, il NIE deve essere presentato insieme al passaporto di cui sopra.
Di norma, sarà necessario fornire una certificazione della delibera dell'assemblea generale o della decisione dell'azionista unico che determina la riduzione del capitale, l'importo da ridurre e la procedura per effettuarla. Lo studio notarile può consigliare e assistere nella preparazione o nella stesura di questo tipo di certificato senza costi aggiuntivi.
Al notaio devono essere presentati i documenti relativi alla società in cui si intende effettuare la riduzione del capitale. A tal fine, è necessario fornire una copia autentica dell'atto costitutivo della società e di ogni successivo atto di modifica dello statuto. Tuttavia, lo studio notarile può accedere telematicamente al Registro delle Imprese dove è iscritta la società per verificare parte di questa documentazione e corroborare i dati in vigore al momento della stipula dell'atto di riduzione del capitale.
Praticamente ogni volta che qualcuno si reca presso uno studio notarile per firmare a nome di una società, è obbligatorio che identifichi in quel momento davanti al notaio quali soci (anche se non presenti) all'interno della società detengono più del 25% del capitale sociale in quel momento. Per effettuare questa identificazione, la legge prevede l'obbligo di produrre una copia autentica dell'atto notarile corrispondente, noto come "atto di proprietà effettiva". È quasi certo che, a seguito della riduzione del capitale, dovrà essere stipulato un nuovo atto di usufrutto, poiché di solito cambiano le percentuali degli attuali azionisti nel capitale della società.
In caso di riduzione del capitale sociale per perdite, è necessario fornire anche lo stato patrimoniale e la relativa verifica del revisore, risalenti a non più di sei mesi prima.
In caso di società per azioni, è necessario fornire anche la relazione che giustifica la proposta di modifica dello statuto che determina la riduzione del capitale sociale. Nel caso di società per azioni, deve essere fornita anche una copia dell'annuncio della delibera di riduzione del capitale nella Gazzetta Ufficiale del Registro Mercantile e sul sito web della società o, in mancanza, in un quotidiano a larga diffusione nella provincia in cui la società ha la sede legale.