È il documento notarile in cui, sulla base di quanto stabilito dal defunto in un atto di successione o dal diritto ereditario spagnolo, vengono identificati gli eredi, i legatari che hanno diritti diretti sull'eredità o, se del caso, gli esecutori o gli amministratori dell'eredità, affinché tale identificazione abbia effetto in uno Stato terzo appartenente all'Unione Europea in cui il defunto possa aver avuto interessi patrimoniali.
Si tratta di una stima puramente informativa e non vincolante. Viene calcolato sulla base di due criteri: 1) la nostra conoscenza della Tariffa Notarile (Regio Decreto 1426/1989, del 17 novembre) e 2) la nostra esperienza quotidiana nella preparazione di questo tipo di documenti notarili. Tuttavia, qualsiasi variazione (in aumento o in diminuzione) sarà debitamente giustificata al momento dell'emissione della fattura finale per il servizio notarile reso.
Come è noto, lo Stato spagnolo fa parte dell'Unione Europea, un'organizzazione internazionale attualmente composta da 27 Stati del continente europeo, la cui missione è quella di stabilire un quadro comune di relazioni tra i suoi membri, rafforzandone i legami politici, sociali ed economici, il tutto nel rispetto dei principi democratici, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali degli individui.
Su questa base, è necessario sottolineare che uno degli obiettivi fondamentali dell'Unione Europea è la creazione del cosiddetto "spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia", attraverso il quale si mira ad armonizzare le normative tra i Paesi dell'Unione, in modo che i loro sistemi giuridici siano sempre più simili e, inoltre, in modo che i documenti ufficiali di qualsiasi Stato possano essere automaticamente riconosciuti nel resto degli Stati membri, senza la necessità di sottoporsi a lunghe e costose procedure di riconoscimento e convalida.
Pertanto, è nell'ambito di questo processo di armonizzazione normativa e di riconoscimento dell'efficacia dei documenti ufficiali tra gli Stati membri che si colloca il cosiddetto Certificato successorio europeo, che mira a diventare un titolo successorio valido in qualsiasi Stato dell'Unione Europea, in modo che se, ad esempio, una persona fa testamento in Spagna, ma una volta deceduta deve dispiegare i suoi effetti in altre giurisdizioni (come accadrebbe se, ad esempio, quella persona possiede beni immobili o conti bancari in Germania), questo Certificato successorio europeo garantirà che le disposizioni testamentarie stabilite in quel testamento possano essere dispiegate in altre giurisdizioni, i suoi effetti devono essere dispiegati in altre giurisdizioni(come nel caso in cui, ad esempio, la persona in questione possieda beni immobili o conti bancari in Germania), questo certificato successorio europeo garantisce che la disposizione testamentaria stabilita nel testamento spagnolo possa avere effetto automaticamente, senza che le autorità straniere(nel nostro esempio, le autorità tedesche) debbano espletare ulteriori formalità per riconoscere la validità di tale documento.
Il certificato successorio europeo è quindi destinato a snellire la successione nei casi in cui vi siano punti di contatto con più giurisdizioni, contribuendo così a una maggiore certezza del diritto e a una maggiore facilità nell'organizzazione della successione dei cittadini dell'UE.
Lo scopo fondamentale del certificato successorio europeo è quello di identificare gli eredi, i legatari che hanno diritti diretti sull'eredità o, se del caso, gli esecutori o gli amministratori dell'eredità, in modo che, attraverso questo documento, si stabilisca chiaramente chi sono, ad esempio, gli eredi, i legatari o gli esecutori di un'eredità designati in un testamento o che, se del caso, hanno accettato l'eredità.
In questo modo, queste persone potranno rivolgersi a giurisdizioni diverse da quella spagnola (sempre all'interno dell'Unione Europea) e invocare la loro condizione di eredi, legatari o amministratori dell'eredità, al fine di ottenere l'assegnazione dei beni corrispondenti(come una casa situata in un altro Paese o un deposito bancario in un'entità estera) o di procedere alla loro assegnazione.
In definitiva, quindi, il certificato può essere utilizzato, in particolare, come prova di uno o più dei seguenti elementi:
Secondo le norme che regolano il Certificato successorio europeo, come già detto, la sua caratteristica principale è che sarà efficace in tutti gli Stati membri senza la necessità di alcuna procedura speciale, in modo che presentando il documento alla persona appropriata(una banca, un notaio straniero, un catasto straniero, ecc.) direttamente il documento sarà efficace e produrrà gli effetti che ne derivano, senza la necessità di seguire alcuna procedura aggiuntiva di riconoscimento o convalida nella giurisdizione straniera.
Su questa base, l'emissione del certificato comporta la presunzione che la persona in esso indicata come erede, legatario o amministratore dell'eredità abbia lo status di tale, in conformità con la legge applicabile alla successione, in modo che quando questo documento viene presentato all'autorità competente o a qualsiasi persona fisica o giuridica, essi devono convalidarlo, considerare questa persona come erede, legatario o amministratore dell'eredità e, quindi, agire di conseguenza e consegnare a lui tutti i beni, i diritti, il capitale o i beni che gli corrispondono secondo le disposizioni del defunto.
Il certificato sarà anche un titolo valido per l'iscrizione dell'acquisto ereditario nel registro competente di uno Stato membro, in modo da consentire, ad esempio, la registrazione del trasferimento di un immobile nel registro fondiario di quello Stato a favore dell'erede o del legatario indicato nel certificato.
Naturalmente si tratta di un atto volontario da parte degli interessati, ossia gli eredi, i legatari o gli amministratori dell'eredità, per cui spetterà a loro decidere se, nel caso specifico, hanno bisogno di questo certificato per essere efficaci in altri Paesi dell'Unione o meno, in quanto, se lo ritengono più opportuno, possono scegliere di trasferire i documenti interni di ogni Stato in cui è stata disposta la successione (come ad esempio un testamento) e cercare di renderli efficaci in quella giurisdizione straniera.
Tuttavia, come è stato indicato, questa opzione ha lo svantaggio che la presentazione di questo documento straniero comporterà molto probabilmente la necessità di seguire un processo di riconoscimento e convalida in quell'altro Stato, il che può comportare uno sforzo di tempo e denaro che può essere facilmente evitato con il Certificato successorio europeo, poiché, come è stato indicato, si tratta di un documento con efficacia diretta che consente di dispiegare i suoi effetti in qualsiasi Paese dell'Unione Europea senza ulteriori formalità.
La risposta a questa domanda non può che essere negativa, per cui il certificato non sostituirà i documenti interni utilizzati negli Stati membri per scopi analoghi in materia di successione, cosicché se, ad esempio, viene rilasciato per produrre effetti in un altro Paese dell'Unione, il testamento originale spagnolo rimane valido ed efficace nel nostro Stato.
In ogni caso, tuttavia, il rilascio del certificato successorio europeo ha effetto anche nello Stato di emissione, se gli interessati lo desiderano.
In base alla normativa vigente, il Certificato successorio europeo può essere rilasciato in Spagna solo dal notaio che dichiara la successione (o uno dei suoi elementi) del defunto in Spagna, per cui se, ad esempio, una persona ha fatto testamento in uno studio notarile di Barcellona, o la relativa accettazione di eredità, dovremo recarci da quello specifico notaio per il rilascio del Certificato successorio europeo, e solo lui, e solo lui, rilascerà il Certificato successorio europeo.
Questo perché la legge obbliga il notaio a registrare il rilascio del certificato nell'atto, in modo che sia debitamente registrato nel documento o nell'atto che ha dato luogo al suo valido rilascio.
La richiesta del certificato deve essere effettuata utilizzando un modulo standard(QUI) approvato dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 1329/2014 della Commissione del 9 dicembre 2014 che stabilisce i moduli di cui al Regolamento UE n. 650/2012 da presentare al notaio competente per il rilascio.
In primo luogo, per quanto riguarda i soggetti legittimati a presentare l'istanza, logicamente possono farlo solo coloro che hanno un interesse legittimo nella questione, ossia una persona che è stata designata come erede, legatario o amministratore dell'eredità in questione.
Detto questo, per quanto riguarda le informazioni che devono essere contenute nella domanda, questa deve necessariamente riportare le seguenti informazioni:
Al ricevimento della domanda, il notaio deve esaminarla e verificare tutte le dichiarazioni e i documenti forniti, nonché la loro veridicità sulla base delle informazioni presentate e di quelle in suo possesso. A tal fine, può anche ascoltare qualsiasi persona interessata, può anche pubblicare avvisi affinché qualsiasi persona interessata a questa successione possa presentare qualsiasi richiesta adeguata al suo diritto o, allo stesso modo, può richiedere alle autorità straniere (come i registri civili, di ultima volontà e di proprietà) di rilasciare documenti o certificati allo scopo di verificare la veridicità delle dichiarazioni contenute nella domanda.
Una volta verificate tutte le informazioni e se queste sono corrette, il notaio procederà al rilascio del Certificato successorio europeo, sotto forma di atto, e anche sulla base di un modulo prestabilito dalla normativa vigente.
D'altra parte, rifiuta di rilasciare il certificato se le questioni da certificare sono oggetto di un ricorso, se il certificato non è conforme a una decisione che riguarda tali questioni.
In conformità alla normativa vigente, il certificato deve necessariamente contenere le seguenti informazioni:
L'autorità emittente, in questo caso il notaio, conserva l'originale del certificato, che ha la forma di un atto, e fornisce alle parti interessate una copia certificata conforme del documento, in modo che possa avere pieno effetto legale nella giurisdizione straniera dell'Unione Europea in cui il testatore ha interessi patrimoniali da gestire.
Si noti inoltre che il notaio che autorizza questo atto deve registrare l'identità di tutte le persone a cui viene consegnata una copia autentica e che la copia autentica sarà valida per un periodo limitato di sei mesi.
Naturalmente, se il certificato successorio europeo contiene un qualsiasi tipo di errore materiale, il notaio che lo ha autorizzato può rettificarlo, d'ufficio o su richiesta di una parte.
Allo stesso modo, se terzi dovessero successivamente fornire informazioni in tal senso, il notaio può anche modificare o annullare il certificato, qualora contenga dati non corrispondenti alla realtà.
In ogni caso, in caso di rettifica, modifica o cancellazione, il notaio ordinante deve darne immediata comunicazione agli interessati ai quali è stata consegnata in passato una copia conforme.
Il costo di questa procedura, sotto forma di onorario notarile, deve essere pagato dalle parti interessate che hanno richiesto i servizi del notaio affinché quest'ultimo possa rilasciare il relativo certificato.
È sufficiente che la persona che desidera fare testamento si rechi presso l'ufficio del notaio con la propria carta d'identità nazionale. Se la persona è straniera, deve presentare al notaio il passaporto originale e valido. Inoltre, se ne possiede uno, è consigliabile presentare il NIE insieme al passaporto di cui sopra.
È indispensabile fornire, se del caso, una copia autentica dell'atto di accettazione dell'eredità stipulato davanti a un notaio. La cosa corretta da fare è recarsi direttamente presso lo stesso studio notarile in cui è stata trattata l'eredità, in modo che lo stesso notaio, sulla base della suddetta documentazione, possa rilasciare il certificato successorio europeo emettendo l'atto corrispondente.