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Note legali pratiche - Gennaio 2025
1.- Valore probatorio delle semplici annotazioni del catasto
In allegato (QUI) link a un'interessante sentenza della Corte di Cassazione, nello specifico STS 5882/2024, del 20 novembre, in cui l'Alta Corte conferma la validità e la sufficienza della semplice nota informativa del Catasto come prova sufficiente della proprietà, rafforzando così il pieno valore probatorio di questi documenti per quanto riguarda il contenuto del registro, sia in atti giudiziari che extragiudiziari.
Si conferma quindi come chiunque abbia un diritto registrato al Catasto possa dimostrarlo validamente a terzi ottenendo una nota semplice di registrazione, al costo di soli 10 euro circa.
2.- È necessario l'intervento di tutti gli eredi nella divisione dell'eredità.
In allegato (QUI) Risoluzione della Direzione generale della sicurezza giuridica e della fede pubblica del 19 novembre 2024 (BOE del 18 dicembre 2024), in cui la Direzione generale risolve un caso relativo a un atto di accettazione e aggiudicazione dell'eredità, in cui non sono presenti tutti gli eredi.
In questo caso, il DG ha stabilito che, in effetti, la mancata concomitanza di tutti gli eredi fa venir meno il principio secondo cui la divisione dell'eredità deve essere effettuata all'unanimità da tutti i coeredi, per cui è necessario che tutti i chiamati partecipino alla divisione affinché ogni diritto ereditario in astratto si converta in una proprietà individuale e concreta dei beni dell'eredità.
3.- La percezione di somme da parte dei beneficiari di contratti di assicurazione sulla vita costituisce un evento imponibile per l'ISD.
In allegato (QUI) link a un flash fiscale relativo alla consultazione DGT V1822-24 (QUI consultabile), in cui la DGT risolve un quesito relativo alla liquidazione delle assicurazioni sulla vita, ricordando che la percezione di somme derivanti dalla stipula di un'assicurazione sulla vita, a condizione che il beneficiario sia una persona diversa dal contraente, è soggetta all'Imposta di Successione, essendo la base imponibile costituita dalle somme percepite per tale concetto (che si cumuleranno con gli altri beni e diritti ereditari), con il contribuente che è il beneficiario di tali somme.
4.- Prestazioni accessorie previste dallo statuto e loro relazione con un protocollo familiare
In allegato (QUI) Risoluzione della Direzione Generale per la Sicurezza Giuridica e la Fede Pubblica del 29 novembre 2024 (BOE del 25 dicembre 2024), in cui la Direzione Generale risolve un caso relativo a un atto di modifica dello statuto, in cui viene introdotto un nuovo articolo dello statuto, relativo a una prestazione accessoria, in virtù del quale si stabilisce che tutti i soci sono obbligati a una prestazione accessoria non retribuita consistente nel rispetto di un Protocollo di Famiglia che compare in un atto pubblico (che viene specificamente identificato), ma senza dettagliarne il contenuto.
In un primo momento, il conservatore del registro delle imprese ha rifiutato di registrare la clausola nell'atto costitutivo perché il contenuto della prestazione accessoria non era dettagliato, in quanto si limitava a fare riferimento al protocollo di famiglia, che non era né registrato né depositato nel registro delle imprese.
In appello, la DG ha revocato la classificazione, stabilendo che ciò che è rilevante in questi casi è pubblicizzare l'esistenza del Protocollo di famiglia, in modo che tutti gli azionisti presenti e futuri abbiano la possibilità di conoscerne l'esistenza e, se del caso, di accedere ai suoi contenuti attraverso i canali legali esistenti.
5.- CNAE per il 2025
In allegato (QUI) il link al Regio Decreto 10/2025, del 14 gennaio, che approva la Classificazione Nazionale delle Attività Economiche 2025 (CNAE-2025), applicabile alle nuove incorporazioni o alle modifiche dell'oggetto sociale formulate a partire dal 16 gennaio 2025, ossia dalla sua entrata in vigore.
Per quanto riguarda l'applicazione pratica in ambito CIRCE, è stato comunicato che il CIRCE, per il momento, non può applicare i nuovi codici CNAE 2025, in attesa di un coordinamento e di un'analisi con l'AEAT, per cui per questo tipo di aziende si continua con la codifica precedente.
Per il resto delle aziende, la nuova codifica deve essere registrata. Alcuni registri mercantili hanno chiesto agli uffici notarili di registrare temporaneamente i due numeri, CNAE 2009 e CNAE 2025, a causa del mancato adeguamento dei loro sistemi informatici.
6.- Dismissione del vincolo di proprietà e sua relazione con l'autorizzazione edilizia amministrativa
In allegato (QUI) Risoluzione della Direzione Generale della Sicurezza Giuridica e della Fede Pubblica del 29 novembre 2024 (BOE del 25 dicembre 2024), in cui la Direzione Generale risolve un caso relativo a un atto di svincolobrem, per rendere inefficace un vincolo di alcuni posti auto in relazione a un edificio plurifamiliare.
Una volta presentato l'atto per la registrazione, il Catasto si è rifiutato di registrarlo, sostenendo che in questo caso è necessario accreditare il consenso dell'amministrazione a questa dissociazione, in quanto il linkingobrem è stato configurato come condizione speciale per il rilascio della licenza di prima occupazione (classica normativa urbanistica che impone ai nuovi edifici di avere un posto auto).
Il DG conferma il criterio del Conservatore, essendo necessario presentare il corrispondente documento amministrativo (come la licenza edilizia) per dimostrare che l'amministrazione non pone o non ha posto all'epoca alcuna condizione al riguardo per il rilascio della relativa autorizzazione amministrativa.
7.- Conseguenze fiscali della mancata convalida del regio decreto legge 9/2024
È stato comunicato che il Regio Decreto Legge 9/2024 (QUI ), noto come "Decreto Omnibus", non è stato convalidato dal Congresso, per cui il provvedimento è stato abrogato. Di conseguenza, in ambito fiscale, è necessario evidenziare le seguenti misure chenon sono più in vigore:
- Imposta sul reddito delle persone fisiche e obbligo di dichiarazione: aumento a 2.500 euro (da 1.500 euro) dell'importo che può essere percepito dai secondi e successivi contribuenti, in modo che il limite massimo annuale per l'obbligo di dichiarazione del reddito da lavoro sia di 22.000 euro.
- IRPF: proroga al 2025 delle detrazioni fiscali per i lavori di miglioramento energetico delle abitazioni e per l'acquisto di veicoli elettrici e a celle a combustibile plug-in e di punti di ricarica.
- Imposta comunale sulle plusvalenze (IIVTNU): approvazione di nuovi coefficienti da applicare al valore del terreno al momento della maturazione, a seconda del periodo di generazione dell'incremento di valore. In pratica, questo ha significato un aumento fino a oltre il 50% (vedi link QUI articolo di cronaca sull'argomento).
8.- TIN revocato e accesso al Registro. Si conferma che è rilevante la situazione al momento dell'iscrizione del documento nel Registro (e non al momento della concessione).
In allegato (QUI) Risoluzione della Direzione Generale della Sicurezza Giuridica e della Fede Pubblica del 29 novembre 2024 (BOE del 25 dicembre 2024), in cui la Direzione Generale risolve un caso relativo a un atto di vendita di un immobile, formalizzato nel 2008, destinato a essere registrato nel 2024, momento in cui è stato revocato il NIF della società venditrice, con conseguente classificazione negativa da parte del Conservatore.
Il rappresentante della società ha presentato ricorso contro questa classificazione, sostenendo che, in sostanza, al momento della stipula dell'atto, la società era in possesso di un NIF valido e la norma che regola l'impossibilità di registrare trasferimenti di società con NIF revocato non era ancora in vigore, per cui la sua applicazione comporta ora l'applicazione retroattiva di una norma sfavorevole, vietata dalla Costituzione.
La DG, in questo caso, ribadisce il suo criterio consolidato, ritenendo che il divieto di accesso ai documenti corrispondenti a società con NIF revocate sia pienamente valido e applicabile ai documenti autorizzati prima dell'entrata in vigore della norma, in quanto l'accesso al Registro viene richiesto ora, con la norma già in vigore.
9.- Sessione di formazione sulle risoluzioni più importanti dell'anno 2024
In allegato (QUI) il link a un'interessante sessione di formazione, in formato video, organizzata dalla Fundación Notariado, in cui si analizzano e si studiano le Risoluzioni essenziali del 2024 della Direzione Generale della Sicurezza Giuridica e della Fede Pubblica, in varie aree del diritto civile, commerciale e ipotecario, concentrandosi sugli aspetti pratici della redazione degli atti.
10.- Conflitto societario e nomina di un revisore volontario. Requisiti per la registrazione
In allegato (QUI) Risoluzione della Direzione generale della sicurezza giuridica e della fede pubblica del 28 novembre 2024 (BOE del 25 dicembre 2024), in cui la Direzione generale risolve un caso relativo alla richiesta di registrazione della nomina di un revisore volontario da parte di una SL.
Società immersa in un conflitto societario, in cui uno degli azionisti di minoranza ha richiesto la nomina di un revisore, che è in attesa di delibera da parte del DG. Successivamente, è la società a richiedere la registrazione della nomina di un revisore volontario, che viene inizialmente respinta dal Conservatore del Registro Mercantile, in quanto tale richiesta preventiva è stata avanzata dall'azionista di minoranza.
In sede di appello, la DG ha revocato la nota di qualifica in relazione a tale circostanza, sostenendo che la sua più recente dottrina (cfr. delibere del 18 e 20 aprile 2024), in virtù di un principio di effettività, se la nomina volontaria di un revisore da parte della società è accreditata, anche se successiva alla richiesta del socio di minoranza, quest'ultima deve prevalere (anche se la richiesta del socio di minoranza è precedente), e a maggior ragione in questo caso, in cui la richiesta del socio di minoranza non è ancora stata risolta.