Vecchia controversia sulla cancellazione dell'ipoteca: come deve riscuoterla il notaio e chi deve sostenere il costo: il debitore o la banca?
4/8/2020
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Immobili e mutui

Vecchia controversia sulla cancellazione dell'ipoteca: come deve riscuoterla il notaio e chi deve sostenere il costo: il debitore o la banca?

In questo articolo troverete
"Capire cos'è la cancellazione dell'ipoteca, come si fa e quanto costa".

A cosa serve la cancellazione dell'iscrizione ipotecaria?

L'iscrizione della cancellazione dell'ipoteca, una volta effettuato il pagamento del nostro mutuo, è senza dubbio un'ulteriore procedura amministrativa che il proprietario di un immobile deve effettuare per concludere correttamente il proprio mutuo ipotecario, in quanto ciò consentirà di liberare completamente l'immobile dall'onere ipotecario, nonché di gestire correttamente il nostro immobile in futuro.

Così, ad esempio, se l'immobile deve essere venduto in futuro, o se pensiamo di lasciarlo al nostro coniuge, ai nostri figli o a qualsiasi altra persona, il fatto che l'esistenza di questa ipoteca non sia più registrata nel registro faciliterà tutte le procedure per la vendita o, se del caso, l'accettazione dell'eredità che avverrà in futuro.

"Cancellando l'ipoteca, la mia casa sarà libera da gravami".

Come posso cancellare l'iscrizione della mia ipoteca?

Percancellare un diritto reale ipotecario corrispondente a un mutuo già pagato, è necessario stipulare un atto notarile di cancellazione dell'ipoteca.

In questo atto, un rappresentante dell'istituto finanziario mutuante firmerà questo documento pubblico in cui si dichiara che il debito esistente è stato pagato e che, in considerazione di ciò, l'istituto finanziario che ci ha prestato il denaro acconsente alla cancellazione dell'ipoteca che garantiva il prestito.

Una volta stipulato, l'atto deve essere registrato nel registro fondiario, dopodiché l'immobile sarà libero da vincoli.

"Sarà necessario stipulare un atto notarile di cancellazione dell'ipoteca, che dovrà poi essere registrato al Catasto".

Per ottenere l'atto di cancellazione dell'ipoteca, dovrò avvalermi dei servizi di un notaio, ossia di un pubblico ufficiale che esercita la professione forense (come previsto dall'art. 1 della Regolamento notarile), la cui funzione è quella di attestare i contratti e gli atti extragiudiziali che autorizzano, contribuendo così a generare una certezza giuridica preventiva nell'ordinamento.

  • Per quanto riguarda i notai, gli interessati devono sapere che essi operano attraverso un ufficio notarile stabilito in una determinata località, all'interno della quale sono competenti ad esercitare la loro funzione, il tutto in regime di libera concorrenza, in modo che ogni cittadino goda della piena libertà di scegliere il notaio che ritiene opportuno per il compimento degli atti che richiede.

Allo stesso modo, per poter concedere questo atto di cancellazione, sarà necessario che l'interessato, quando si reca dal notaio di sua scelta, fornisca la cosiddetta"lettera di pagamento o certificato di saldo zero", cioè un documento rilasciato dal suo istituto finanziario che attesti che il prestito garantito dall'ipoteca da cancellare è già stato pagato per intero e che, quindi, acconsente alla cancellazione dell'iscrizione dell'onere.

Con tutto ciò, il notaio prescelto contatterà un rappresentante dell'istituto finanziario per firmare l'atto di pagamento e cancellazione dell'ipoteca, attraverso il quale si otterrà la cancellazione dell'onere ipotecario, una volta registrato al Catasto.

"Per ottenere l'atto di cancellazione dell'ipoteca dovrò recarmi da un notaio, che è un pubblico ufficiale legale professionista che mi aiuterà con tutte le pratiche".

Quando è comune la necessità di estinguere il mutuo?

La cancellazione dell'iscrizione della nostra ipoteca si verifica solitamente in diverse situazioni, che verranno discusse di seguito:

  • In primo luogo, è molto comune che ciò avvenga quando la nostra proprietà viene venduta. Logicamente, l'acquirente dell'immobile vorrà acquistarlo libero da gravami, quindi chiederà la cancellazione dell'ipoteca. A tal fine, è consuetudine che l'acquirente trattenga una parte del prezzo di vendita, in modo che il costo della cancellazione dell'ipoteca sia a carico del venditore, ossia della persona che all'epoca aveva richiesto il prestito garantito dall'ipoteca.
  • Allo stesso modo, un'altra situazione molto comune in cui è opportuno cancellare l'ipoteca è quando il prestito in questione è stato estinto. Pertanto, una volta terminato il pagamento del mutuo con cui abbiamo acquistato il nostro immobile, la cosa più ragionevole da fare è che il proprietario richieda la cancellazione dell'ipoteca, in quanto ciò libererà l'immobile da vincoli, permettendoci di gestire la nostra proprietà in modo molto più appropriato.
  • Inoltre, la cancellazione dell'ipoteca può avvenire nel caso in cui si verifichi un trasferimento lucrativo dell'immobile, ad esempio nel caso di una donazione o di un'eredità, per cui il donatario (la persona che riceve l'immobile donato) o l'erede, interessato ad acquisire l'immobile libero da gravami, gestisce la cancellazione dell'ipoteca che grava sull'immobile, corrispondente a un vecchio mutuo che è già stato pagato in passato.
"L'acquisto e la vendita di un immobile o il pagamento completo del mutuo ipotecario sono i casi più comuni in cui viene effettuata la cancellazione di un'ipoteca".

Quanto costa l'atto di cancellazione dell'ipoteca?

Nell'ambito della loro attività professionale, i notai ricevono un compenso sotto forma di tariffario, la cui regolamentazione di base è contenuta nel Tariffe notarili.

Pertanto, in questo articolo, l'interessato avrà la possibilità di scoprire quanto costa un atto di cancellazione dell'ipoteca, il tutto attraverso un'analisi della normativa vigente.

Inoltre, per una corretta comprensione della questione, è necessario tenere presente che esiste una controversia in questo settore, in quanto alcuni interpretano le norme applicabili in un modo, mentre altri le interpretano in modo diverso, il che significa che a seconda dell'interpretazione scelta, il costo di questo atto varia notevolmente. Per tutti questi motivi, in questo articolo cercheremo di spiegare queste due posizioni opposte, nonché le ragioni per cui, a mio avviso, solo una di esse è corretta.

"La discussione si concentra sul fatto che l'atto di cancellazione dell'ipoteca sia un documento con o senza importo. Leggete questo articolo per scoprire nel dettaglio quanto costa un atto di cancellazione dell'ipoteca".

Quali regole determinano che la cancellazione di un'ipoteca è un "documento di importo"?

Come già detto, gli onorari che i notai percepiscono per il loro lavoro sono regolati dalle cosiddette tariffe notarili, che stabiliscono quanto il notaio deve fatturare per ogni tipo di atto.

Su questa base, gli onorari notarili includono un tipo di fatturazione che si applica ai cosiddetti"documenti di valore", che, come suggerisce il nome, saranno generalmente applicati agli atti in cui un negozio giuridico è documentato per una determinata somma di denaro o, se del caso, se il negozio giuridico in questione è soggetto a tassazione per determinate imposte.

  • Così, ad esempio, in una transazione di compravendita di un immobile, avremo a che fare con un "documento di importo", poiché, come è logico, nell'atto di vendita verrà determinato il prezzo per il quale l'immobile viene venduto, prezzo che sarà l'"importo" che verrà preso come riferimento per la fatturazione dell'atto da parte del notaio.
  • A questo proposito, la quarta regola generale di applicazione della Tariffa notarile stabilisce che"gli atti pubblici in cui l'importo è determinato o determinabile, o che sono soggetti all'imposta sulle successioni e donazioni, all'imposta sui trasferimenti, all'imposta di bollo, all'imposta sul valore aggiunto o a qualsiasi altra imposta determinata dalla legislazione fiscale, sono considerati atti pubblici di valore".

Alla luce di quanto sopra, se applichiamo questa regola alla cancellazione di un'ipoteca, vedremo che questo atto dovrebbe essere trattato in linea di principio come un "documento di importo", poiché in realtà sono soddisfatte le due possibilità richieste dalla regola:

In primo luogo, perché l'ipoteca è un diritto reale con un contenuto economico valutabile e certamente determinabile, in quanto garantisce un certo capitale, cioè il denaro che l'istituto finanziario ci ha prestato.

E anche perché, in conformità con la Legge sull'imposta di bollo (Impuesto de Actos Jurídicos Documentados)La cancellazione di un'ipoteca è una transazione soggetta all'imposta di bollo, anche se ne è esente grazie all'applicazione di un beneficio fiscale stabilito dalla legge.

  • A questo proposito, si vedano gli articoli 28 e 31 del citato regolamento in relazione all'articolo 45, relativo alle"agevolazioni fiscali", la cui sezione I.B).18 stabilisce che"le prime copie degli atti notarili che documentano la cancellazione di ipoteche di qualsiasi tipo, per quanto riguarda la tassazione progressiva della modalità "Actos Jurídicos Documentados" che viene applicata agli atti notarili".

Pertanto, poiché la cancellazione di un'ipoteca è un "documento di importo", ad essa devono essere applicate le regole di fatturazione che corrispondono a questo tipo di documento, definite nel numero 2.1 dell'Allegato I della Tariffa Notarile, che stabilisce una gradualità progressiva in base all'importo dell'attività legale documentata nell'atto.

In particolare, ai sensi di questo articolo, nei"documenti di valore... si applicano gli onorari risultanti dall'applicazione della seguente tabella al valore dei beni oggetto dell'attività documentata":

  1. Quando il valore non supera i 6.010,12 euro: 90,151816 euro
  2. Per l'eccedenza tra 6.010,13 e 30.050,61 euro: 4,5 per mille.
  3. Per l'eccedenza tra 30.050,62 e 60.101,21 euro: 1,50 per mille.
  4. Per l'eccedenza tra 60.101,22 e 150.253,03 euro: 1 per mille.
  5. Per l'eccedenza tra 150.253,04 e 601.012,10 euro: 0,5 per mille.
  6. Per importi superiori a 601.012,10 euro fino a 6.010.121,04 euro: 0,3 per mille.
  7. 6.010.121,04, il notaio riceverà l'importo liberamente concordato con le parti del contratto.

Per una migliore comprensione della questione, si riporta il seguente esempio per un mutuo con un capitale garantito di 160.000 euro. In questo caso, l'importo dell'onorario del notaio sarà calcolato come segue:

Pertanto, in questo esempio, il costo dell'atto di cancellazione sarebbe di 338,44 euro, fatte salve altre voci aggiuntive che, se del caso, dovrebbero essere anch'esse fatturate.

"La cancellazione dell'ipoteca è un documento di importo e l'ammontare della tassa dipenderà dal capitale del prestito garantito".

Ci sono altre regole da tenere in considerazione per il calcolo della tassa applicabile alla cancellazione di un'ipoteca se questa è considerata un documento di valore?

Oltre alle disposizioni sugli onorari notarili sopra descritte, è necessario tenere conto di altre normative successive che influiranno sul calcolo dell'importo degli onorari notarili.

  • In questo regolamento, in particolare nella sua seconda disposizione aggiuntiva, è stato stabilito che"al fine di determinare gli onorari notarili per gli atti di novazione, surrogazione o cancellazione di mutui e crediti ipotecari, gli onorari notarili devono essere cancellazione di prestiti e crediti ipotecari per tutti i concetti si applica quanto segue 2.2.f. del tariffario del notaiof. della tariffa notarile si applica per tutte le voci, prendendo come base la capitale registrato o garantito, in tutti i casi ridotto al 70% e con un minimo di 90 euro.. In deroga a quanto sopra, il numero 7 della tariffa notarile si applica a partire dalla cinquantunesima pagina compresa.
  • Allo stesso modo, nella suddetta seconda disposizione aggiuntiva è stato stabilito che"la presente disposizione si applicherà per quanto riguarda tutte le registrazioni effettuate e gli atti autorizzati a partire dall'entrata in vigore del presente Regio Decreto Legge." che, come si vedrà in seguito, è di grande importanza nella questione analizzata in questo articolo.

Pertanto, alla luce di questo regolamento (ora in vigore in virtù della Legge 8/2012 del 30 ottobre sulla Legge 8/2012, del 30 ottobre, sulla riorganizzazione e la vendita di beni immobili nel settore finanziario.), per calcolare la commissione maturata in un atto di cancellazione dell'ipoteca sarà necessario prendere in considerazione i seguenti aspetti:

  • In primo luogo, dobbiamo prendere come base il capitale garantito dal mutuo ridotto al 70%.
  • Così, ad esempio, in un'ipoteca con un capitale garantito di 160.000 euro, la base per il calcolo della commissione sarà il settanta per cento di questi 160.000 euro, ossia 112.000 euro.
  • Sarà quindi su questi 112.000 euro (e non sui 160.000 euro del debito) che si applicherà la scala del numero 2.1 dell'allegato I della Tariffa notarile.

Inoltre, per calcolare l'onorario generato, come indicato in questa norma, si applicherà la Regola 2.2.f della Tariffa Notarile che, secondo la sua attuale formulazione, determina una riduzione del 50% dell'onorario calcolato sulla base della tabella del numero 2.1 dell'Appendice I della Tariffa Notarile.

Per una migliore comprensione della questione, riprendendo il nostro esempio di un mutuo ipotecario di 160.000 euro, l'onorario del notaio verrebbe calcolato come segue:

  • Prendendo come riferimento questo mutuo di 160.000 euro di capitale garantito, in primo luogo, come già detto, applicheremo la riduzione al 70%, cioè 112.000 euro come base della tariffa.
  • 112.000, la scala del n. 2.1 dell'Appendice I della Tariffa notarile deve essere applicata a questa base di 112.000 euro, come è stato fatto sopra:
  • E sulla cifra totale ottenuta di 295,31€, applicare la riduzione del 50% indicata sopra, il che significa un totale di 147,66€.

Infine, si deve tenere conto di un ulteriore sconto stabilito dall'ottava disposizione aggiuntiva del Regio Decreto-Legge 8/2010, del 20 maggio, che adotta misure straordinarie per ridurre il deficit pubblico. Regio decreto legge 8/2010, del 20 maggio, che adotta misure straordinarie per la riduzione del deficit pubblico..

  • Si afferma che"un abbuono del 5 riduzione del 5% si applica all'importo degli onorari notarili risultante dall'applicazione delle disposizioni del numero 2.1 degli onorari notarili, approvati con il Regio Decreto 1426/1989, del 17 novembre, che approva gli onorari notarili. Questa riduzione è aggiuntivo rispetto all' applicazione degli altri sconti o riduzioni previsti dalla normativa vigente".

Pertanto, nell'esempio riportato, l'importo della tariffa ottenuta, che era di 147,66 euro, dovrà essere ridotto di un ulteriore 5%, il che porta a un importo finale di 140,28 euro.

"Nonostante si tratti di un documento di grandi dimensioni, esistono regole che riducono in modo significativo il costo della cancellazione dell'ipoteca".

Quali norme consentono di interpretare che la cancellazione di un'ipoteca è un "documento senza importo"?

Contrariamente all'interpretazione di cui sopra, un'altra interpretazione corrente è che le cancellazioni ipotecarie, quando non si tratta di operazioni di credito corrispondenti ad attività finanziarie o immobiliari trasferite a seguito di operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione di istituti finanziari, cioè, nella maggior parte dei casi, sono documenti senza importo, il che comporta senza dubbio una tassa molto più bassa.

Per giustificare questa interpretazione, i suoi sostenitori si basano innanzitutto sulle disposizioni dell'articolo 8 della legge 2/1994 del 30 marzo 1994 sulla surrogazione e la modifica dei mutui. Legge 2/1994, del 30 marzo 1994, sulla surrogazione e la modifica dei mutui ipotecari.che afferma che:

  • Per il calcolo degli onorari notarili per gli atti di surroga, modifica novazione e cancellazione di crediti ipotecari o mutui, si applicano le tariffe corrispondenti alla voce "...".Documenti senza importo"previsto in numero 1 del Regio Decreto 1426/1989, del 17 novembre 1989, che approva gli onorari dei notai".

In base a questa norma, quindi, gli atti di cancellazione dell'ipoteca dovrebbero essere soggetti alla tassa per gli atti privi di valore, il che significa che, in base all'attuale formulazione del n. 1 dell'Appendice I della Tariffa notarile:

  • "Per il Atti di credito o cancellazione di mutui ipotecariindipendentemente dal capitale in attesa di rimborso e dal fatto che l'operazione rientri in un processo di surrogazione o novazione del mutuo, 30.050605 devono essere raccolti30.050605, senza che venga addebitato alcun importo a partire dalla quinta pagina della matrice e della copia, sia essa una copia autorizzata o unacopia semplice".

Alla luce di quanto sopra, secondo questa approssimazione della tariffa per l'atto di cancellazione dell'ipoteca, la tariffa sarebbe fissata all'importo fisso di 30,05 €.

"In passato ci sono state norme che hanno stabilito che la cancellazione di un'ipoteca era un documento senza importo".

Perché nasce questo conflitto tra l'interpretazione della cancellazione dell'ipoteca come "documento di valore" o "documento senza valore"?

Avendo ben compreso la ratio di ciascuna delle opzioni interpretative, ovvero quella che ritiene che la cancellazione dell'ipoteca sia un "documento di valore" rispetto a quella che ritiene che, al contrario, sia un "documento senza valore", è ora necessario comprendere l 'origine e la ragione dell'esistenza di queste due interpretazioni, al fine di comprendere correttamente la questione.

Pertanto, come si può notare, dall'entrata in vigore della Tariffa notarile nel 1989, è stata applicata senza discussione la prima interpretazione, ossia ritenere che la cancellazione di un'ipoteca fosse un documento di importo, perché, come è stato spiegato, dettaglia l'importo dell'operazione (che corrisponde all'importo del capitale garantito) e perché è anche un atto giuridico soggetto all'imposta di bollo (Impuesto de Actos Jurídicos Documentados).

Questa situazione è rimasta invariata fino al 2007, quando il 9 dicembre di quell'anno è entrata in vigore una modifica alla Legge 2/1994 del 30 marzo 1994, che stabilisce che la cancellazione di un'ipoteca è un atto senza tassa, che, combinata con l'attuale formulazione del numero 1 dell'Allegato I della Tariffa notarile, determina che la cancellazione di un'ipoteca è soggetta a una tassa di 30,05 euro.

A questo punto, il conflitto ha veramente origine con l'entrata in vigore del Regio decreto legge 18/2012, dell'11 maggio 2012, entrato in vigore il 12 maggio 2012 (e successivamente con l'entrata in vigore del Regio decreto legge 18/2012).che è entrato in vigore il 12 maggio 2012 (e successivamente con la Legge 8/2012 del 30 ottobre), poiché, come già sviluppato in questo articolo, la sua seconda disposizione aggiuntiva stabilisce che la regola numero 2.2.f della Tariffa Notarile, cioè quella corrispondente agli atti con una riduzione di valore del 50%, sarà applicabile alle cancellazioni ipotecarie.

Inoltre, sia il Regio Decreto-Legge 18/2012 che la Legge 8/2012 stabiliscono che "questa disposizione si applica in relazione a tutte le registrazioni effettuate e gli atti autorizzati a partire dall'entrata in vigore della presente legge"."Ciò significa che i sostenitori di questa interpretazione ritengono che, a partire dal 12 maggio 2012, qualsiasi atto di cancellazione dell'ipoteca che viene eseguito deve essere considerato come un documento con un importo, in quanto si ritiene che il Regio Decreto-Legge 18/2012 (e successivamente la Legge 8/2012), essendo un regolamento successivo di rango gerarchico superiore, abbia tacitamente abrogato la sezione 1.1.f dell'Allegato I della Tariffa notarile, che stabiliva che la cancellazione di un'ipoteca è un documento senza importo".

  • A questo proposito, si tenga presente che, secondo quanto previsto dalla Costituzione e dal Codice Civile, una legge è abrogata solo da una legge successiva, e tale abrogazione può essere espressa (cioè quando la nuova legge stabilisce espressamente che una legge precedente non è più in vigore) o tacita, che si verifica quando la nuova legge stabilisce una norma contraria alla precedente, nel qual caso si intende che questa nuova norma contraria rende inefficace la precedente, in quanto incompatibili.

Al contrario, i sostenitori della posizione secondo cui gli atti di cancellazione dell'ipoteca rimangono un documento privo di valore giustificano la loro argomentazione sulla base di un'interpretazione teleologica (cioè che serve allo scopo perseguito dal legislatore nell'approvare la norma) e di un' interpretazione restrittiva del Regio Decreto-Lei 18/2012 e della Legge 8/2012, in quanto ritengono che quest'ultima sia una legge speciale applicabile solo alle operazioni di credito corrispondenti ad attività finanziarie o immobiliari trasferite a seguito di operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione di istituzioni finanziarie (in linea con la denominazione di tali leggi e delle relative note esplicative).

Pertanto, se si mantiene questa interpretazione, si può comprendere che per tutte le cancellazioni ipotecarie che non corrispondono a uno di questi processi di ristrutturazione bancaria, rimane pienamente in vigore l'articolo 8 della Legge 2/1994 che, ricordiamo, stabilisce che la cancellazione di un'ipoteca è un documento senza importo, Questo, unito alla regola numero 1 dell'Allegato I della Tariffa Notarile, determina un costo di 30,05 euro per le cancellazioni ipotecarie, in quanto questa sarebbe la regola generale che non può essere derogata da una successiva regola speciale destinata solo a un tipo molto specifico di cancellazione ipotecaria, e non a tutte.

"Un'analisi dettagliata delle normative vigenti determina che attualmente le cancellazioni delle ipoteche sono documenti di un certo importo".

Qual è l'interpretazione della Direzione Generale per la Certezza del Diritto e la Fede Pubblica su questo tema?

In relazione a questa controversia, l'attuale Direzione Generale della Certezza del Diritto e della Fede Pubblica (già Direzione Generale dei Registri e del Notariato), in acronimo DGSJFP, il centro esecutivo incaricato di emanare criteri di orientamento nella prassi notarile e anagrafica, nonché di risolvere i ricorsi amministrativi contro atti o delibere di Notai e Conservatori, ha avuto modo di esprimersi in merito, ritenendo sempre che le cancellazioni ipotecarie siano comunque documenti di valore.

Lo fa per la prima volta nella sua Istruzione del 31 maggio 2012, in cui afferma che:"Il terzo paragrafo (relativo agli onorari notarili per l'atto di cancellazione dell'ipoteca e in cui si stabilisce, in riferimento alla tariffa notarile, che si tratta di un documento di importo) della Seconda disposizione aggiuntiva del Regio decreto legge 18/2012, si applica a tutti gli atti di novazione, surrogazione o cancellazione dell'ipoteca".

Questa posizione è rimasta invariata dalla DGSJFP fino ai giorni nostri, in cui, ad esempio, facendo riferimento alla sua recente Risoluzione del 12 marzo 2020, continua a sostenere che la cancellazione di un'ipoteca è un documento di importo. In questa risoluzione, tra le altre cose, si afferma quanto segue:

  • "La presunta contraddizione tra le disposizioni della 2ª Disposizione aggiuntiva del Regio Decreto-Legge 18/2012 e le disposizioni del Regio Decreto 1426/1898 del 17 novembre, che approva la Tariffa notarile, dopo la sua modifica con il Regio Decreto 1612/2011 del 14 novembre , deve essere risolta a favore di un criterio fondamentale di interpretazione e integrazione delle norme, come il criterio della validità temporale e dell'abrogazione delle leggi, deve essere risolto a favore di un criterio di base di interpretazione e integrazione delle norme, come il criterio della validità temporale e dell'abrogazione delle legginel senso che il legge o regolamento precedente deve intendersi modificato da quello successivo, purché di rango pari o superiore.".
  • Così, la suddetta Risoluzione prosegue affermando che "aquesto proposito, lo stesso Regio Decreto-Legge 18/2012 ha stabilito nella sua "Disposizione unica di abrogazione" che sono abrogate tutte le norme di rango pari o inferiore che si oppongono alle disposizioni del presente regio decreto leggetra cui il Regio Decreto 1612/2011, del 14 novembre, relativo alla regolamentazione tariffaria delle cancellazioni ipotecarie, che era "in chiara contraddizione con quanto ora previsto dal presente Regio Decreto-Legge". in palese contraddizione con quanto ora previsto".
  • Inoltre, la Risoluzione stabilisce che "nel caso delle cancellazioni ipotecarie, è vero che la regolamentazione della tariffa notarile ha subito alcune variazioni o modifiche tra il 2007 e il 2011, generando confusione tra i cittadini, le organizzazioni dei consumatori e anche all'interno della stessa professione notarile. Tuttavia, questa confusione deve intendersi superata con il Regio Decreto Legge 18/2012, la cui 2ª Disposizione aggiuntiva sembra stabilire un criterio definitivo in materia, e che letteralmente afferma di essere applicabile "a tutte le registrazioni effettuate e agli atti autorizzati a partire dall'entrata in vigore del presente Regio Decreto Legge".

Alla luce di quanto sopra, la Direzione Generale della Certezza del Diritto e della Fiducia Pubblica è pertanto del parere che gli atti di cancellazione delle ipoteche debbano essere considerati come documenti di valore e che ad essi debbano essere applicati i relativi onorari notarili.

"La Direzione generale della certezza del diritto e della fede pubblica condivide l'interpretazione secondo cui la cancellazione di un'ipoteca è un documento di importo".

Qual è il punto di vista dei tribunali su questo tema?

Contrariamente all'interpretazione della Direzione Generale della Certezza del Diritto e della Fede Pubblica, diversi Tribunali dell'ordine giurisdizionale contenzioso-amministrativo hanno avuto modo di pronunciarsi in merito, tanto che la questione è stata risolta in due decisioni giudiziarie da nientemeno che la Sezione III, Contenzioso-Amministrativo, della Corte di Cassazione, con sentenze rispettivamente del 4 e del 18 giugno 2018, anche se, nel caso specifico, non riferendosi espressamente alla Tariffa Notarile ma alla Tariffa dei Catasti.

Così, in queste sentenze (ad esempio, STS 1032/2018, del 18 luglio), la Corte di Cassazione ritiene che le cancellazioni ipotecarie "ordinarie", cioè quelle che non avvengono nell'ambito di un processo di ristrutturazione bancaria, debbano essere disciplinate dalla norma generale che regola la Tariffa dei Catasti, cioè il Regio Decreto 1427/1989, che approva la Tariffa dei Catasti, considerando che le disposizioni del regio decreto legge 18/2012 e della successiva legge 8/2012 sono norme eccezionali e speciali applicabili solo alle cancellazioni di ipoteche su prestiti interessati da processi di ristrutturazione bancaria, ossia dal trasferimento di attività tra istituti finanziari, lasciando fuori dal loro ambito di applicazione tutte le altre cancellazioni ipotecarie "ordinarie" che non riguardano questa particolare situazione. A tal fine, la Camera III stabilisce quanto segue:

  • La seconda disposizione aggiuntiva della Legge 8/2012 del 30 ottobre 2012 risponde alla moderazione degli onorari notarili e di registro applicabili in caso di trasferimenti di attività finanziarie o immobiliari a seguito di operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione di istituti finanziari.che sono disciplinati in tale legge, come espressamente annunciato nel suo preambolo e come si evince dal fatto che che solo in tale disposizione si fa riferimento a tali tariffe.
  • In linea con ciò, la disposizione aggiuntiva in questione non contiene una modifica generale e permanente del Regio Decreto 1427/1989, che approva le tariffe per i conservatori dei registri, ma solo il criterio di applicazione o, più precisamente, la moderazione nell'applicazione delle tariffe stabilite in termini generali negli articoli 2.1 e 2.2 dell'Allegato I quando si riferiscono alla riorganizzazione e alla ristrutturazione degli istituti finanziariNon si riferisce alla modifica di alcuni articoli dell'Allegato I del Regio Decreto 1427/1989, che rimangono nella loro attuale formulazione, ma contempla piuttosto una forma specifica e concreta di applicazione degli stessi a causa delle operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione realizzate sotto la tutela della Legge 8/2012 e come eccezione e misura per promuovere e fornire sostegno economico nella loro attuazione.

Pertanto, se questo argomento venisse trasferito in relazione alla Tariffa Notarile, si potrebbe ritenere che né il Regio Decreto-Legge 18/2012 né la successiva Legge 8/2012, essendo considerati una norma speciale, non modificano il regime generale previsto dalla Legge 41/2007 e dal numero 1 dell'Allegato I della Tariffa Notarile (secondo la sua formulazione data dal Regio Decreto 1612/2011 del 14 novembre), per cui la cancellazione di un'ipoteca dovrebbe essere considerata come un documento senza importo e, pertanto, dovrebbe essere applicato un onorario di 30,05€.

"La Corte di Cassazione ritiene che le cancellazioni ipotecarie debbano essere fatturate come documenti senza importo, tranne quando il prestito che garantiscono corrisponde a un processo di ristrutturazione bancaria".

Sarebbe opportuno chiarire meglio la regola in futuro?

Dopo aver esposto l'intero panorama normativo esistente e le sue diverse interpretazioni, nonché la posizione della Direzione Generale della Certezza del Diritto e della Fede Pubblica in materia, è opportuno concludere questo articolo facendo un riferimento globale a tutto ciò che è stato analizzato, nonché a possibili proposte di modifiche legislative che potrebbero migliorare la materia.

In primo luogo, a mio avviso, è necessario sottolineare che sia le Tariffe Notarili che quelle Catastali sono attualmente approvate da una normativa un po' vecchia, in quanto occorre ricordare che entrambi i Regi Decreti sono stati approvati nel 1989 e che, forse, e nonostante le parziali modifiche subite, dovrebbero essere completamente aggiornati, Forse un'analisi globale della situazione consentirebbe di approvare un nuovo testo più moderno e completo, in grado di risolvere i dubbi interpretativi che sorgono a seguito di modifiche legislative contenute in testi normativi dispersi, come nel caso della presente analisi.

Ciò premesso, per quanto riguarda l'analisi specifica della natura dell'atto di cancellazione dell'ipoteca, ossia di atto con o senza importo, è necessario indicare che, a parere del sottoscritto notaio, la cancellazione dell'ipoteca è un atto con importo, in quanto, in primo luogo, la formulazione della seconda disposizione aggiuntiva lo stabilisce chiaramente, affermando che"la presente disposizione si applicherà per quanto riguarda tutte le registrazioni effettuate e gli atti autorizzati a partire dall'entrata in vigore del presente Regio Decreto Legge.".

Allo stesso modo, e da un'analisi economica della legge, non sembra avere senso sostenere che il Regio Decreto-Legge 18/2012 e la successiva Legge 8/2012 introducano una modifica della considerazione dell'atto di cancellazione dell'ipoteca come documento di importo solo per quelli che avvengono nell'ambito di operazioni di riorganizzazione patrimoniale di istituti finanziari, perché se l'obiettivo generale di questo regolamento è quello di facilitare e ridurre il costo di queste operazioni, non ha senso modificare un regime generale di documento senza importo (che è più economico) per un regime di documento con importo per le cancellazioni ipotecarie incluse in queste operazioni (che comporteranno un costo maggiore).

Pertanto, a mio avviso, una corretta interpretazione logico-sistematica del precetto ci porta a stabilire che il regime del Regio Decreto-Legge 18/2012 e della successiva Legge 8/2012 consiste in un cambiamento di politica legislativa del legislatore, in cui, variando il criterio precedente, opta per modificare la natura della cancellazione dell'ipoteca per tutte le sue tipologie (e non solo per quelle che si verificano nell'ambito di queste ristrutturazioni bancarie), perché il contrario ci porterebbe all'assurdità di ritenere che una cancellazione ipotecaria "ordinaria" (di un privato, ad esempio) debba essere più conveniente di una effettuata da un istituto finanziario nell'ambito di un processo di ristrutturazione, quando lo scopo di questa norma è proprio quello di facilitare la riorganizzazione degli istituti finanziari, che non si ottiene certo aumentando il costo delle loro operazioni.

In ogni caso, questa situazione di incertezza giuridica dovrebbe essere affrontata dal legislatore senza ulteriori indugi, approvando una norma che chiarisca senza riserve quale debba essere il regime tariffario applicabile agli atti di cancellazione delle ipoteche, sia in ambito notarile che in ambito anagrafico.

"È auspicabile che in futuro vengano adottate norme che chiariscano la questione per evitare dubbi interpretativi".

Chi sostiene i costi dell'atto di cancellazione dell'ipoteca e della sua iscrizione?

Per quanto riguarda il soggetto incaricato di pagare le spese derivanti dalla cancellazione dell'ipoteca, queste corrisponderanno al mutuatario che ha pagato interamente il suo credito, in quanto è la parte interessata a liberare l'immobile in questione dal gravame e, inoltre, perché è la parte che richiederà al notaio di far firmare l'atto di pagamento e cancellazione dell'ipoteca a un rappresentante dell'istituto finanziario creditore. A questo proposito, si veda Articolo 1168 del Codice civilein materia di estinzione delle obbligazioni, che stabilisce che "// per esempio // le spese extragiudiziali di pagamento sono a carico del debitore".

"L'atto di cancellazione dell'ipoteca deve essere pagato dal proprietario dell'immobile, non dalla banca".

Per concludere questo articolo, a mo' di conclusione o decalogo, riassumerò i dieci aspetti più importanti da tenere a mente in relazione alla cancellazione di un'iscrizione ipotecaria:

  1. Quando finisco di pagare il mio mutuo, o se compro una casa e il venditore che me la vende cancella il suo precedente mutuo, spetta a me cancellare l'ipoteca.
  2. La cancellazione dell'ipoteca avviene tramite un atto pubblico che deve essere autorizzato da un notaio.
  3. L'atto di cancellazione dell'ipoteca deve essere portato al Catasto per la sua registrazione, con la quale otterremo la sua cancellazione nel registro.
  4. L'atto di cancellazione dell'ipoteca sarà firmato da un rappresentante della nostra banca, che dichiarerà nell'atto che il prestito garantito è già estinto, acconsentendo così alla cancellazione della garanzia.
  5. La concessione dell'atto di cancellazione dell'ipoteca ha un costo, che è determinato da una serie di normative diverse, i cui dettagli possono essere ottenuti leggendo questo articolo.
  6. Nell'ambito della tariffa notarile, è ragionevole comprendere che la cancellazione di un'ipoteca è un documento di valore, per cui il notaio deve fatturarlo come tale.
  7. Tuttavia, esiste una corrente interpretativa che ritiene che le cancellazioni ipotecarie siano documenti senza importo, per cui il loro costo sarebbe di 30,05€.
  8. La Direzione Generale della Certezza del Diritto e della Fede Pubblica ritiene, secondo la sua consolidata dottrina, che le cancellazioni ipotecarie siano in ogni caso documenti di valore.
  9. Tuttavia, i tribunali amministrativi ritengono che le cancellazioni ipotecarie debbano essere documenti senza importo, tranne quando corrispondono a prestiti interessati da un'operazione di ristrutturazione bancaria, nel qual caso sarebbero documenti di importo.
  10. Le attuali regole sul costo delle cancellazioni dei mutui non sono chiare, pertanto sarebbe auspicabile una modifica normativa che chiarisca la questione.

Dicembre 2023

1.- RINUNCIA ALL'EREDITÀ E SOSTITUZIONE COMUNE. SE LA DESIGNAZIONE TESTAMENTARIA DEI SOSTITUTI È GENERICA ("FIGLI" O "DISCENDENTI"), LA SEMPLICE AFFERMAZIONE CHE QUESTI NON ESISTONO È SUFFICIENTE A FORMALIZZARE LA RINUNCIA E LA SUCCESSIVA AGGIUDICAZIONE A CHI CORRISPONDE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 30 ottobre 2023 (BOE del 22 novembre 2023), in cui la DG risolve un caso di accettazione dell'eredità di una donna, vedova deceduta, con due figlie che, nel suo testamento, erano state designate come eredi in parti uguali, con sostituzione comune da parte dei rispettivi figli o discendenti. Al momento della formalizzazione dell'accettazione dell'eredità, una delle sorelle rinuncia all'eredità e, nell'atto, la sorella rinunciataria si limita a dichiarare di non avere figli o discendenti (senza alcuna prova certa), cosicché l'altra sorella si vede assegnare l'intera eredità. L'ufficiale di stato civile rifiuta la registrazione perché ritiene che l'inesistenza di figli o discendenti debba essere provata (con atto notarile o con qualsiasi altro mezzo valido per legge).

Il notaio ordinante ha impugnato la qualifica e la DG, allineandosi a quest'ultima, ha revocato la nota di qualifica, confermando che, quando la comune sostituzione testamentaria è effettuata in modo generico (con espressioni quali "figli" o "discendenti", cioè senza appelli nominativi), la semplice manifestazione dell'inesistenza di questi ultimi è sufficiente a formalizzare la rinuncia e la successiva accettazione da parte dell'erede favorito da tale rinuncia.

2.- VENDITA DI UN IMMOBILE IN AFFITTO. NON È NECESSARIO FORNIRE LA RINUNCIA AL DIRITTO DI PRELAZIONE DA PARTE DELL'INQUILINO AI FINI DELLA REGISTRAZIONE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP dell'8 novembre 2023 (BOE del 30 novembre 2023), in cui la DG risolve un caso di vendita di beni in locazione (locali), nel cui atto il notaio certifica che gli è stato mostrato un atto in cui il locatario rinuncia al diritto di acquisizione preferenziale riconosciuto dalla LAU.

Il Conservatore rifiuta la registrazione, sostenendo che è necessario che i dettagli e le circostanze di questa rinuncia gli siano accreditati in modo affidabile (fornendo una copia dell'atto di rinuncia in cui il Conservatore possa analizzarne i termini, la legittimazione legale della persona che la concede, ecc.) La DG revoca la nota di qualificazione, ritenendo sufficiente l'attestazione del notaio che l'inquilino ha rinunciato al diritto di prelazione, poiché la legge non conferisce al Conservatore il potere di qualificare i dettagli di tale rinuncia.

3.- IN CATALOGNA, IL PRELEGATARIO PUÒ ENTRARE IN POSSESSO, DA SOLO, DEI BENI PRELEGATI:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DG de Dret, Entitats Jurídiques i Mediació de Catalunya del 27 ottobre 2023 (DOGC dell'8 novembre 2023), che risolve un caso relativo a un'accettazione di eredità con più coeredi, in cui uno di essi, oltre a essere un prelegatario di un immobile, accetta la sua parte di eredità e, inoltre, si aggiudica unilateralmente questo immobile che costituisce il prelegatario. Il Catasto rifiuta la registrazione in quanto, affinché l'aggiudicazione abbia effetto, è necessario il consenso di tutti gli eredi.

Il notaio ordinante ha presentato ricorso e la DG, allineandosi a quest'ultimo, ha revocato la nota di qualificazione, ricordando che, ai sensi del CCCat (art. 427-22), il legatario può prendere possesso del legato stesso se si tratta di un prelegato.

4.- COMPRAVENDITA CON CONDIZIONE RISOLUTIVA IN CATALONIA. INTERPRETAZIONE DELLE PERCENTUALI DI MANCATO PAGAMENTO NECESSARIE PER LA RISOLUZIONE DEL CONTRATTO:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DG de Dret, Entitats Jurídiques i Mediació de Catalunya del 10 novembre 2023 (DOGC del 1° dicembre 2023), che risolve un caso relativo a un atto di risoluzione della vendita, in conformità a una condizione risolutiva concordata e registrata, a causa del mancato pagamento di importi dovuti.

In questo caso, il DG stabilisce la corretta interpretazione dell'articolo 621-54 CCCat, in virtù del quale, per poter risolvere la compravendita a causa del mancato pagamento degli importi differiti (in modo che i venditori recuperino la proprietà dell'immobile) è necessario che gli importi non pagati superino il 15% del prezzo pieno (prezzo totale della compravendita), cosicché, solo una volta accumulati importi non pagati che superano il 15% del prezzo totale di acquisto, sarà possibile risolvere la compravendita.

5.- SE LE DELIBERE DI UN'ASSEMBLEA GENERALE A CUI NON PARTECIPANO GLI AMMINISTRATORI SIANO REGISTRABILI:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 15 novembre 2023 (BOE del 4 dicembre 2023), in cui la DG risolve il caso di un'Assemblea generale degli azionisti a cui non partecipano gli amministratori della società.

Il Conservatore del Registro delle Imprese rifiuta di registrare le delibere adottate per questo motivo, sulla base dell'articolo 180 LSC ("gli amministratori devono partecipare alle assemblee generali"). Il notaio ha impugnato la qualifica e il DG, allineandosi a quest'ultimo, ha confermato che, in effetti, la mancata partecipazione dell'organo amministrativo all'assemblea generale non è motivo di nullità della stessa, ma ciò che, eventualmente, genererà la responsabilità degli amministratori prevista dall'articolo 236 LSC.

6.- VERBALE NOTARILE DELL'ASSEMBLEA. PER POTER REGISTRARE L'ANNOTAZIONE PREVENTIVA NEL REGISTRO DELLE IMPRESE, È NECESSARIO DIMOSTRARE CHE È STATA FATTA LA RICHIESTA NOTARILE AGLI AMMINISTRATORI:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 14 novembre 2023 (BOE del 4 dicembre 2023), in cui la DG risolve un caso di rifiuto di annotazione preventiva di una richiesta di verbale notarile di un'assemblea, nel Registro Mercantile. Si tratta di un caso in cui un azionista desidera che venga redatto il verbale notarile di un'assemblea generale e, a tal fine, invia un'e-mail di richiesta al presidente del consiglio di amministrazione, che risponde affermativamente. L'azionista cerca di ottenere l'annotazione preventiva nel Registro delle imprese sulla base di questa e-mail e il Conservatore rifiuta, affermando che per poter registrare l'annotazione preventiva è necessario fornire la richiesta notarile agli amministratori.

Il DG conferma la nota di qualificazione e ricorda che, per poter effettuare l'annotazione preventiva richiesta, è necessario dimostrare che è stata emessa la convocazione notarile degli amministratori (art. 104.1 RRM).

7.- VENDITA DI BENI DA PARTE DI UNA CONGREGAZIONE RELIGIOSA:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 23 ottobre 2023 (BOE del 22 novembre 2023), che può essere utile in questo caso di trasferimenti, in quanto riassume e analizza nel dettaglio la normativa e la documentazione necessaria per formalizzare la vendita di un immobile appartenente a una congregazione religiosa.

8.- ELEVAZIONE AD ATTO PUBBLICO DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE FIRMATO DAL PRECEDENTE DICHIARANTE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 2 ottobre 2023 (BOE del 2 novembre 2023), in cui la DG risolve un ricorso presentato contro il rifiuto di registrare un atto di elevazione ad atto pubblico di un contratto di locazione.

Contratto di locazione stipulato tra il precedente proprietario registrato (in qualità di locatore) e un locatario. Il proprietario non paga il mutuo ipotecario che grava sull'immobile locato e l'immobile viene infine sottoposto a pignoramento, nel corso del quale l'immobile viene assegnato a un terzo, a favore del quale l'immobile è attualmente registrato. In questo processo di pignoramento, il nuovo proprietario che si aggiudica l'immobile è a conoscenza del fatto che l'immobile è locato e l'aggiudicazione, in sede giudiziaria, viene concessa salvaguardando i diritti di tale locatario. Successivamente, il locatario tenta di registrare il suo diritto e il Registro lo respinge per mancanza di tratti successivi (art. 20 LH), ossia la persona che ha firmato il contratto di locazione come locatore non coincide con l'attuale proprietario registrato.

La DG revoca la qualifica, ritenendo che questo caso rappresenti un'eccezione al principio generale, in quanto nel procedimento di pignoramento in cui era parte l'attuale proprietario registrato è stato salvaguardato il diritto dell'inquilino a occupare l'immobile.

9.- PROPRIETÀ ORIZZONTALE. DA UN ELEMENTO PRIVATO A UN ELEMENTO COMUNE. IL PERCORSO CORRETTO È L'ACCORDO DI AFFILIAZIONE E LA CONVERSIONE IN ELEMENTO COMUNE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 14 novembre 2023 (BOE del 4 dicembre 2023), in cui la DG risolve un ricorso presentato contro il rifiuto della registrazione di un atto di segregazione di un elemento privato e successiva vendita a favore della comunità di proprietari (per convertirlo successivamente in un elemento comune della proprietà orizzontale).

La DG conferma il difetto e, in sintesi, ci dice che se si vuole convertire qualcosa di privato in elemento comune, la via corretta non è la sua vendita a favore della collettività, ma la sua configurazione come elemento comune, modificando la descrizione dell'edificio, e con l'accordo unanime della comunità dei proprietari, in quanto incide sul titolo costitutivo.

10.- NUOVE FUNZIONALITÀ NELLA SEDE ELETTRONICA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA CATALOGNA:

Le nuove funzionalità sono riassunte (QUI) e i miglioramenti apportati alla sede elettronica dell'ATC:

Imposta di trasferimento e di bollo (ITPAJD): sono state introdotte nuove funzionalità nei moduli online per i moduli 600 e 620 e nel programma di aiuto per i moduli 650 e 660:

  • Adattamento del modulo telematico del modulo 600 dell'ITPAJD per ammettere i cedenti stranieri senza NIF nelle transazioni al tasso DRG (diritti reali di garanzia e di prestito).
  • Adattamento del modulo telematico 620, vendita e acquisto di alcuni mezzi di trasporto usati, per consentire l'esportazione dell'autocertificazione e il recupero dei dati in presenza di più acquirenti, nel caso dell'acquisto di un'imbarcazione, e per indicare separatamente i tipi di autocaravan.

Per quanto riguarda l'imposta sulle successioni e donazioni (ISD):

  • Adattamenti al programma di sostegno della modalità di successione per introdurre depositi in conto corrente o di risparmio in formato IBAN.

Inoltre, è stata introdotta l' incorporazione automatica dell'atto pubblico nei file di autovalutazione ITPAJD (modulo 600) e ISD (moduli 650, 651 e 653) . Pertanto, non è più necessario che il cittadino fornisca l'atto pubblico se lo studio notarile ha precedentemente inviato la dichiarazione informativa del notaio all'Agenzia fiscale catalana.

11.- VERBALE LCI. È NECESSARIO CHIEDERE AL CLIENTE COME VUOLE CHE SIANO AUTORIZZATE LE SUE FUTURE COPIE SIA DEL MUTUO IPOTECARIO CHE DELLA COMPRAVENDITA:

In allegato (QUI) Nota del Consiglio Direttivo dell'Associazione Notarile della Catalogna in cui, in risposta a una comunicazione ricevuta in diversi studi notarili dalla banca ING (che chiedeva che tutte le copie dei loro atti CV + PH fossero rilasciate in formato elettronico), si indica che, negli atti CV + PH, è l'acquirente (che paga l'atto) a dover scegliere il formato delle sue copie autorizzate (su carta o in formato elettronico).

A tal fine, si raccomanda di porre al cliente questa domanda nell'atto pre-LCI, di registrarla nell'atto e, in base alla sua preferenza, di rilasciare la copia secondo la forma richiesta dall'acquirente.

12.- ISTRUZIONI PER LA VERIFICA DEI VALORI IMMOBILIARI 2024:

In allegato (QUI) l'Istruzione per la verifica dei valori immobiliari dell'Agenzia delle Entrate della Catalogna per gli eventi imponibili (ITP, Eredità e Donazioni) per l'anno 2024.

Va ricordato che questa tabella è di vitale importanza quando non si dispone del valore catastale di riferimento dell'immobile in questione. Sempre, in primo luogo, si deve tenere conto del valore di riferimento ai fini fiscali. In mancanza di questo, la tabella continuerà a essere utilizzata in modo tradizionale. Moltiplicando il valore catastale per il corrispondente coefficiente moltiplicatore, si ottiene il valore fiscale minimo.

13.- PROPRIETÀ ORIZZONTALE E SEGREGAZIONE/DIVISIONE DI UN ELEMENTO PRIVATO. SE LO STATUTO LO CONSENTE, AUTORIZZA ANCHE, IMPLICITAMENTE, LE OPERE NECESSARIE PER REALIZZARLO:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 2 novembre 2023 (BOE del 30 novembre 2023), in cui la DG risolve un caso relativo a una segregazione di locali, stabilendo che, quando il titolo costitutivo della proprietà orizzontale prevede la possibilità di segregare o dividere elementi privati senza la necessità di un accordo collettivo dell'assemblea dei proprietari, autorizza implicitamente le opere e le modifiche che tale segregazione richiede, a meno che non vi sia una clausola espressa in senso contrario.

14.- VENDITA DELLA RESIDENZA ABITUALE DELLA FAMIGLIA. È NECESSARIO IL CONSENSO DI ENTRAMBI I CONIUGI, ANCHE PER GLI STRANIERI:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 25 ottobre 2023 (BOE del 22 novembre 2023), in cui la DG risolve un caso di vendita di un immobile appartenente a uno straniero, stabilendo che l'applicazione dell'articolo 1320 CC (e quindi del suo omologo nel Codice civile catalano), relativo alla necessità del consenso di entrambi i coniugi per disporre della residenza abituale della famiglia, è indipendente dalle disposizioni della legge che disciplina il regime patrimoniale dei coniugi, e che, in conformità al Regolamento 24 giugno 2016, è applicabile anche ai matrimoni stranieri.

15.- IMPORTANTE DISTINZIONE TRA PARTIZIONE FATTA DAL TESTATORE E REGOLE DI PARTIZIONE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 27 ottobre 2023 (BOE del 22 novembre 2023), in cui la DG risolve un caso relativo a un atto di accettazione dell'eredità e a premi ereditari, in cui, sintetizzando la giurisprudenza della Corte di Cassazione in materia, chiarisce l'importante differenziazione tra una partizione effettuata nel testamento stesso e le mere "norme di partizione".

Il Centro sottolinea che quando il testatore compie tutte le operazioni di partizione previste dal testamento (inventario, stima, liquidazione e assegnazione dei lotti) siamo di fronte a una vera e propria divisione fatta nel testamento. Quando invece il testatore si limita a esprimere la volontà che, al momento della divisione, determinati beni vengano assegnati a ciascun erede in pagamento del suo patrimonio, siamo di fronte a un semplice regolamento di divisione.

Novembre 2023

1.- FARE MOLTA ATTENZIONE. ERRORI NELLO STUDIO NOTARILE CHE DANNO LUOGO A RESPONSABILITÀ CIVILE:

In allegato (QUI) una nota del Consiglio Generale del Notariato, che illustra in dettaglio le principali richieste di risarcimento che l'assicurazione di responsabilità civile per i notai si trova a dover affrontare in caso di negligenza, errori o imperizia professionale. Di seguito sono riportati alcuni esempi significativi:

  • Vari reclami relativi a documenti autorizzati con persone con ridotte capacità mentali. Esercitare estrema cautela con persone anziane con segni di deterioramento cognitivo, incapaci / con misure di sostegno per l'esercizio della capacità giuridica, sotto tutela, curatela, ecc.  
  • Furto di identità. Siate estremamente diligenti nel verificare l'identità della persona con la sua foto DNI / NIE / Passaporto, ecc.
  • Verifica dei gravami ipotecari. Prendete le dovute precauzioni con le ipoteche che sono state cancellate economicamente, ma non registrate. Richiedete la prova documentale dell'avvenuto pagamento del prestito garantito.

2.- NUOVO PROMEMORIA. NUOVI SVILUPPI NEGLI INVESTIMENTI ESTERNI:

In allegato (QUI) una nota informativa dell'OCP con una sintesi delle principali novità del Regio Decreto 571/2023, sugli investimenti esteri. Sono considerati investimenti esteri i seguenti:

Investimenti esteri in Spagna:

  • Partecipazione di un NON RESIDENTE in società spagnole superiore al 10% del capitale sociale.
  • Acquisto di beni immobili in Spagna da parte di NON RESIDENTI superiore a 500.000 euro.
  • Nel caso in cui i fondi utilizzati per l'investimento provengano da giurisdizioni non cooperative, è necessaria una dichiarazione preventiva. L'ordinanza del 9 febbraio 2023 (QUI) contiene l'elenco delle giurisdizioni non cooperative.

Investimenti spagnoli all'estero:

  • Partecipazione al capitale di società non residenti superiore al 10% del capitale sociale.
  • Acquisto di immobili all 'estero per un valore superiore a 300.000 euro.
  • Nel caso in cui la destinazione dell'investimento sia una giurisdizione non cooperativa, è necessaria anche una dichiarazione preventiva.

Obblighi del notaio:

  • Quando entrerà in vigore l'attuazione normativa del Regio Decreto, sarà obbligatorio per il notaio inviare le informazioni sugli investimenti esteri al Consiglio Generale del Notariato.
  • Nel periodo transitorio, la presentazione delle dichiarazioni online avviene tramite AFORIX.
  • Rimane in vigore l'obbligo per il notaio di inviare per iscritto alla Direzione Generale per il Commercio e gli Investimenti Internazionali, nei mesi di gennaio e luglio di ogni anno, un elenco delle transazioni intervenute considerate come investimenti esteri durante il semestre precedente per le quali non è stato richiesto al notaio di presentare la relativa dichiarazione.

3.- È POSSIBILE DICHIARARE IL COMPLETAMENTO PARZIALE DI UN EDIFICIO DIVISO ORIZZONTALMENTE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 19 settembre 2023 (BOE del 26 ottobre 2023), in cui la DG risolve il caso di un edificio, con diversi piani, diviso orizzontalmente, in cui viene dichiarata la fine dei lavori solo per una parte di essi (nello specifico, il piano terra e il primo piano, non il resto dei piani).

In questo caso, la DG lo accetta, affermando che non vi è alcun inconveniente nel fatto che la prova di completamento può essere parziale, per fasi e persino per piani; poiché può accadere nella pratica che vi siano elementi non finiti, senza che ciò ostacoli la registrazione del completamento di altri, purché questo sia debitamente accreditato.

4.- LA SPARTIZIONE DELL'EREDITÀ DA PARTE DI UN COMMERCIALISTA SPARTITORE. ATTENZIONE AI CONFLITTI DI INTERESSE:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 5 settembre 2023 (BOE del 25 ottobre 2023), in cui la DG stabilisce che in un atto di accettazione, divisione e aggiudicazione dell'eredità, la commercialista-partidora non si è limitata all'aspetto strettamente partitivo e, nelle aggiudicazioni, ha svolto funzioni dispositive che richiedono l'intervento degli eredi.

Inoltre, esiste un conflitto di interessi tra due fratelli coeredi, in quanto uno è il tutore dell'altro e quindi esercita la sua rappresentanza legale. Poiché entrambi sono interessati all'eredità e uno di loro è rappresentato legalmente dal fratello, esiste un conflitto di interessi e in questo caso è necessario l'intervento di un difensore legale.

5.- VENDITA DI UN POSTO AUTO IN UNA PROPRIETÀ INDIVISA. È RICHIESTA UNA DESCRIZIONE SPECIFICA DEL POSTO AUTO:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 28 luglio 2023 (BOE del 12 ottobre 2023), in cui la DG risolve un caso di vendita di una quota indivisa (1,329%) di un immobile, destinato a parcheggio auto. L'atto conteneva la descrizione dell'immobile registrato nel suo complesso (costituito dal piano seminterrato di un edificio adibito a parcheggio e da locali di deposito), ma non la descrizione dello specifico posto auto il cui uso e godimento esclusivo era attribuito alla quota indivisa dell'immobile trasferito.

La DG, in linea con il Conservatore, ritiene necessario che nell'atto di vendita siano descritti dettagliatamente i confini e la superficie del parcheggio da trasferire.

6.- CATASTO E LEGGE 11/2023. NUOVE SCADENZE PER LA QUALIFICAZIONE DEI DOCUMENTI:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 7 luglio 2023 (BOE del 15 agosto 2023), che approva il calendario per l'attuazione della Legge 11/2023 sulla digitalizzazione delle azioni di registro. Questa legge stabilisce la firma elettronica di tutte le voci e i documenti del registro e la tenuta di un protocollo in formato elettronico. La suddetta risoluzione include due allegati con un calendario per l'implementazione della firma elettronica in ciascuno dei Registri immobiliari in Spagna, ed estende il periodo ordinario per l'abilitazione al registro da 15 giorni lavorativi a 30 giorni lavorativi, per un periodo di un mese dalla data di inizio dell'implementazione dei procedimenti digitali.

In allegato alla sintesi si trova la delibera con gli allegati contenenti le rispettive date di inizio della fase di implementazione della firma elettronica, in modo che tutti i dipendenti dello studio notarile possano consultarle e tenere presente che entro un mese da questa data, il periodo di abilitazione non è di 15 giorni come di consueto, ma di 30 giorni.

L'importanza di questa consultazione risiede nel fatto che sono autorizzate le cancellazioni delle ipoteche iscritte in tutti i registri della Spagna, ognuno dei quali ha una data prevista per l'implementazione di questa firma elettronica!

7.- IL VICINATO CIVILE E LE SUE DIFFICOLTÀ DI PROVA. GRANDE IMPORTANZA DEVE ESSERE DATA ALLA DICHIARAZIONE CONTENUTA NELL'ATTO:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 3 ottobre 2023 (BOE del 2 novembre 2023), in cui la DG risolve un caso riguardante la prova della residenza civile di una persona deceduta e la sua importanza nel determinare la legge successoria applicabile.

In questo caso, la defunta, nel suo testamento, dichiara di avere uno stato civile comune. Tuttavia, l'erede (il marito), quando accetta l'eredità, nel suddetto atto di accettazione dichiara che lo stato civile della defunta era quello di Ibiza e, in base a ciò, gli viene assegnata l'intera eredità (a differenza di ciò, se lo stato civile fosse stato comune, poiché la defunta non aveva discendenti, ma aveva ascendenti viventi, questi sarebbero stati legittimati). Quando l'atto di accettazione dell'eredità è stato presentato per la registrazione, il cancelliere si è rifiutato di registrarlo, ritenendo prevalente la dichiarazione di stato civile comune fatta dalla defunta nel suo testamento.

La DG, allineandosi al Registro, ritiene che la prova dello stato civile sia molto difficile (tranne nei casi in cui l'espressa dichiarazione sia riportata nel Registro Civile). Pertanto, in caso di dubbio, deve prevalere la dichiarazione dell'interessato resa davanti a un notaio (in quanto resa dopo essere stato debitamente informato dal notaio), anche rispetto a quanto può risultare da documenti extragiudiziali (come un certificato di censimento che dimostri che la persona è registrata a quell'indirizzo da più di 10 anni), in quanto la residenza amministrativa non sempre coincide con l'indirizzo effettivo (che è quello che determina la residenza civile).

8.- UN AMMINISTRATORE IL CUI MANDATO SIA SCADUTO PUÒ CONVOCARE UN'ASSEMBLEA GENERALE PER IL RINNOVO DELL'ORGANO AMMINISTRATIVO E PER LA PRESENTAZIONE DEI CONTI ANNUALI:

In allegato (QUI) la Risoluzione della DGSJFP del 31 ottobre 2023 (BOE del 21 novembre 2023), in cui la DG delibera che l'Assemblea generale convocata da un amministratore con una carica scaduta è valida, a condizione che tale Assemblea generale sia convocata per rinnovare l'organo amministrativo e approvare i conti annuali di diversi esercizi finanziari come modo per superare la chiusura del Catasto.

9. POTERI PREVENTIVI E ASPETTI INTERREGIONALI:

Di seguito viene riportata una breve sintesi di un documento sui poteri preventivi e sugli aspetti da tenere in considerazione nel campo del diritto interregionale:

  • Grande utilità della procura preventiva: evita alla famiglia di dover ricorrere a misure di sostegno giudiziarie (che richiedono più di un anno per essere istituite, oltre al costo degli avvocati, ecc.)
  • Presto sarà possibile consultare la validità di queste procure per via telematica presso lo Stato Civile. Occorre prestare attenzione quando un delegato si reca presso uno studio notarile per firmare con una di queste procure.
  • Dubbi sulla legge applicabile quando un cliente si reca presso uno studio notarile per firmare una procura: dobbiamo sempre ricorrere al criterio della residenza abituale (art. 9.6 Cc) per costituire la procura ai sensi del CCCat o del Cc.
  • Ricordate sempre di inserire (o meno), su richiesta del cliente, la clausola relativa alla necessità o meno dell'autorizzazione giudiziaria per gli stessi atti per i quali il tutore la richiede.
  • In Catalogna, nei prossimi mesi, ci saranno sviluppi significativi in questo ambito, in quanto il progetto di riforma del Libro II del Codice Civile catalano su questa materia entrerà presto in Parlamento come disegno di legge, per cui, se verrà elaborato in modo ordinario, tra pochi mesi ci saranno nuove norme in questo ambito con modifiche molto profonde che dovremo studiare per adeguare gli atti.

10.- LEGGE 11/2023. DIGITALIZZAZIONE DEGLI ATTI NOTARILI E DI REGISTRO (PROTOCOLLO ELETTRONICO, VIDEO FIRME e COPIE ELETTRONICHE AUTORIZZATE):

In allegato un articolo tratto dal nostro BLOG che riassume i 10 punti principali dell'entrata in vigore della legge 11/2023 (QUI).

Tre cambiamenti principali influenzeranno la nostra vita quotidiana:

  • Il primo è il deposito di tutti i documenti firmati nell'ufficio elettronico del notaio, che rispecchia fedelmente il documento cartaceo (matrice, uniti, diligenze e note).
  • Il secondo cambiamento importante è la possibilità di videofirmare alcuni tipi di documenti con un certificato digitale una volta che il cittadino si è registrato sul portale notarile;
  • e infine, la creazione di copie autorizzate elettroniche che sostituiscono la carta con la stessa efficacia e validità.  

Dopo 21 giorni di implementazione abbiamo riscontrato la seguente casistica:

SUL PORTALE NOTARILE (PNC):

  • I cittadini che desiderano effettuare le procedure devono compilare il modulo e convalidare il proprio telefono cellulare e l'indirizzo e-mail di contatto. La procedura è semplice e si completa caricando il documento d'identità sulla piattaforma. L'abbiamo validata e funziona correttamente per i cittadini identificati con DNI, NIE e PASSPORT.
  • Il modo più pratico per accedere e firmare è utilizzare un certificato digitale. Consigliamo la Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, anche se esistono diversi enti emittenti certificati da Ancert.
  • Il cittadino che vi accede potrà consultare tutta la sua storia di atti tra il 1° gennaio 2007 e l'8 novembre 2023. Le modalità di pubblicazione degli atti stipulati dopo l'entrata in vigore della legge sono ancora da definire.

SULLA VIDEO-FIRMA:

  • Fin dall'inizio siamo riusciti a realizzare con successo 2 firme video . Sebbene sia una tecnologia molto nuova e abbia i suoi limiti, non è stato complesso realizzarla una volta che il cliente è registrato nel portale e ha il certificato digitale da firmare.
  • La connessione avviene tramite un'applicazione integrata nel browser web ed è intuitiva e semplice. Prevediamo che, con la registrazione dei cittadini, il numero di documenti rilasciati con questo metodo aumenterà.

PER QUANTO RIGUARDA LA COPIA ELETTRONICA CERTIFICATA:

  • Abbiamo già rilasciato le prime copie autorizzate elettroniche con un codice di verifica sicuro (CSV).
  • Il processo è gestito da Word stesso e in parallelo al deposito del documento, anche se può essere emesso in una data successiva, sempre per i documenti firmati dopo il 9 novembre 2023.
  • Il documento viene pubblicato nell'ufficio elettronico del notaio e il CSV viene generato rapidamente e facilmente in SIGNO e inviato al cliente.
  • Una volta caricato sul sito elettronico, viene condiviso con il cliente tramite un'e-mail in cui forniamo un link alla sua copia elettronica autorizzata. Questo metodo di consegna gli conferisce autenticità e validità legale nei confronti di terzi. Riteniamo che sostituirà gradualmente il cartaceo, in quanto non è necessario essere registrati nel portale notarile per la consultazione e la convalida.

DOMANDE FREQUENTI SUL PROTOCOLLO ELETTRONICO e sulla FIRMA VIDEO:

Nel SIC, nella sezione"Legge 11/2023. Digitalizzazione dei procedimenti notarili e di cancelleria" è disponibile un documento con domande e risposte sui dubbi esistenti in relazione all'attuazione della Legge 11/2023; sono state realizzate due pubblicazioni: il primo e il secondovolume .

Sono anche allegati (QUI al singolare e QUI plurale), i modelli di base per qualsiasi atto elettronico concesso tramite video-firma attraverso il Portale Notarile del Cittadino.

MODIFICA DELL'INDICE UNICO INFORMATIZZATO. NECESSITÀ DI SEGNALARE SEPARATAMENTE IL NUMERO DI PAGINE IN FORMATO CARTACEO/TELEMATICO:

A partire dal 9 novembre 2023, l'Indice unico informatizzato è modificato per incorporare come campo obbligatorio da riportare in ogni strumento pubblico il numero di fogli della matrice del supporto cartaceo separatamente dal numero di fogli del supporto elettronico.

Per qualsiasi domanda sulla nuova digitalizzazione (sia per i dipendenti che per i clienti), si prega di contattare Antonio Alba via e-mail: antonio@jesusbenavides.es

Ottobre 2023

1.- REGISTRO CENTRALE DEGLI ATTI DI PROPRIETÀ. NOTA ESPLICATIVA

In allegato (QUI) nota chiarificatrice dell'OCP su varie questioni relative al Registro Centrale dei Titoli Immobili ari e agli obblighi dei notai al riguardo:

  • L'ottenimento dell'indirizzo di posta elettronica di cui all'articolo 4 del RD 609/2023 non è un prerequisito per l'esecuzione del negozio giuridico, in quanto non rientra nei requisiti di identificazione del titolare effettivo.
  • Percentuale di partecipazione: questa informazione deve essere inserita solo quando si deve effettuare una nuova registrazione della manifestazione, nel caso in cui ci sia una discrepanza tra il contenuto della BDTR e la manifestazione del concedente.

COMPRAVENDITA DI IMMOBILI FORMALIZZATA DA UN RAPPRESENTANTE CON PROCURA REVOCATA. OCCORRE PRESTARE MOLTA ATTENZIONE NEL VERIFICARE LA VALIDITÀ DELLE PROCURE E DELLE CARICHE SOCIALI.

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 26 luglio 2023 (BOE del 28 settembre 2023).. La DG risolve un caso di vendita di un immobile, in cui il venditore è rappresentato da un procuratore, che dichiara che la sua procura è valida, e il notaio, che dà il suo parere positivo sulla sufficienza dell'atto. Tuttavia, dai dati del Registro delle Imprese, risulta che tale procura era stata revocata pochi giorni prima, essendo stata pubblicata sul BORME, una volta iscritta nel Registro (da cui è opponibile ai terzi), lo stesso giorno della firma del CV.

Il DG conferma la classificazione del Registro, per cui il diritto dell'acquirente non può essere registrato in quanto il venditore non era debitamente rappresentato da una persona con poteri sufficienti per formalizzare la vendita.

Prendere in considerazione il caso e fare le relative indagini in cancelleria il più vicino possibile alla firma dell'atto (se possibile, lo stesso giorno), al fine di evitare tali casi.

3.- SL. RIDUZIONE DEL CAPITALE PER ACQUISTO DI AZIONI. IMPORTO DELLA RISERVA VINCOLATA

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 24 luglio 2023 (BOE del 27 settembre 2023).. La DG risolve il tipico caso di "uscita" di un azionista da una SL. A tal fine, la società riacquista tutte le azioni di quell'azionista (per un valore di rimborso superiore al valore nominale) e poi riduce il capitale sociale dello stesso importo (procedendo così al suo rimborso) e, allo stesso tempo, costituisce una riserva vincolata, per l'importo della riduzione (prendendo come riferimento il valore nominale delle azioni, e non il valore rimborsato all'azionista, che, come indicato, è superiore), per garantire i diritti dei creditori.

Il Registro si qualifica negativamente perché ritiene che l'importo della riserva debba essere pari al "valore di quanto ricevuto dall'azionista" (cioè l'importo totale rimborsato, e non solo il valore nominale delle azioni).

La DG ribalta la classificazione del Conservatore del registro di commercio, stabilendo che in questi casi l'importo della riserva vincolata deve essere pari al valore nominale delle azioni rimborsate e non all'importo rimborsato all'azionista uscente.

TUTELA DI FATTO. DOCUMENTO INTERPRETATIVO PER LE PROCEDURE BANCARIE

Si segnala che nel SIC, all'interno del link "Ley 8/2021 de apoyo a la discapacidad", è a disposizione dei dipendenti un protocollo quadro firmato tra l'Avvocatura dello Stato e il settore bancario per chiarire i poteri del tutore di fatto nel campo delle transazioni bancarie.

Questo documento è stato anche oggetto di un'analisi dettagliata in un articolo sul nostro blog (QUI è possibile consultarlo).

5.- INVESTIMENTI ESTERNI. SVILUPPI NORMATIVI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

Si informa il personale della recente approvazione del Regio Decreto 571/2023 del 4 luglio sugli investimenti esterni (QUI è possibile consultarlo), che deve essere tenuto in considerazione quando si effettuano transazioni con non residenti. In particolare, modifica la normativa precedente nei seguenti aspetti fondamentali:

1.- Sono considerati investimenti esteri ai fini della relativa dichiarazione successiva al Registro degli investimenti del Ministero dell'Economia:

  • Partecipazioni di non residenti in società spagnole quando tali partecipazioni superano il 10% del capitale sociale o dei diritti di voto della società (in precedenza era richiesto il 50%).
  • Acquisto di beni immobili in Spagna da parte di non residenti quando l'importo supera i 500.000 euro (in precedenza il limite minimo era di 3.000.000 euro).

In questi casi, il titolare non residente è tenuto a dichiarare l'investimento al Registro degli investimenti del Ministero dell'Economia, utilizzando i moduli previsti dalla Disposizione transitoria 3 del Regio Decreto (moduli DP1, D1A D1B, DP2, D2A, D2B).

2.- Se la transazione è stata eseguita da un notaio, questi deve notificare al Consiglio Generale del Notariato l'investimento attraverso l'ufficio elettronico del notaio (SIGNO) e, in ogni caso, avvertire la persona che compare dell'obbligo di presentarlo.

3.- Nel caso in cui gli investimenti considerati esteri (ai sensi dell'articolo 4 del Regio Decreto), abbiano origine in un Paese di giurisdizione non cooperativa (ex paradisi fiscali), che sono quelli inclusi nell'Ordinanza del 9 febbraio 2023, sarà necessario fare una dichiarazione preventiva e i notai dovranno richiederla prima della concessione, indicandolo espressamente nell'atto pubblico.

6.- NOTE PRATICHE SUI DOCUMENTI RELATIVI A CITTADINI STRANIERI

In allegato (QUI), un interessante articolo di un collega notaio, che espone una serie di considerazioni pratiche da tenere presenti quando una persona fisica straniera è coinvolta in un atto pubblico. A titolo di sintesi, si evidenziano le più rilevanti:

  • Identificazione. Si applicano le norme generali del Regolamento notarile. In particolare, nel caso degli stranieri dell'UE, l'identificazione avviene tramite il passaporto o la carta d'identità nazionale.
  • NIE: Gli stranieri che, a causa dei loro interessi economici, professionali o sociali, sono legati alla Spagna, devono essere dotati, a fini di identificazione, di un numero personale, unico ed esclusivo. Necessario per tutte le operazioni con implicazioni fiscali.
  • Traduzione: a meno che il notaio non conosca la lingua straniera, è necessario attenersi alle disposizioni del § 150 del Regolamento notarile e richiedere un interprete.
  • Mezzi di pagamento: prestare molta attenzione e diligenza per quanto riguarda la prevenzione del riciclaggio di denaro. È altamente consigliabile richiedere che i conti di deposito e di pagamento siano detenuti in banche spagnole. Se ci sono banche straniere o conti di terzi, saranno richieste informazioni il più possibile complete e affidabili sull'origine dei fondi, richiedendo una giustificazione documentale (certificati di proprietà dei conti, contratti che giustifichino l'origine dei fondi, ecc.)
  • Apostille: l'apostilla è richiesta per i documenti rilasciati all'estero.
  • Transazioni immobiliari. Ricordiamo la trattenuta del 3% del prezzo (Imposta sul reddito dei non residenti) e l'inversione del contribuente nel "capital gain municipale".

7.- RICHIESTA DI COPIE DI TESTAMENTI ALL'ARCHIVIO DELL'ASSOCIAZIONE NOTARILE DELLA CATALOGNA

Informazioni di interesse per la richiesta di copie di testamenti al Collegio. Per evitare problemi in caso di discrepanze di date, l'Associazione chiede che, al momento dell'invio della richiesta di copia, vengano allegati alla richiesta di copia del testamento i relativi certificati di morte e di ultima volontà, per identificare con maggiore precisione la richiesta.

8.- FIRMA TELEMATICA DEGLI ATTI NOTARILI. ENTRATA IN VIGORE

Come riportato in precedenza, il 9 novembre entrerà in vigore la Legge 11/2023, che consentirà la firma telematica degli atti pubblici (ovvero, attraverso un sistema di videoconferenza con il notaio e firma elettronica, senza la necessità che il cliente si rechi fisicamente presso lo studio del notaio). QUI potete trovare un articolo sul blog dello studio notarile di Jesus Benavides con maggiori dettagli (quali documenti possono essere firmati, procedura, ecc.).

Per essere pionieri con questa novità e dare il miglior servizio ai clienti, è stata creata una nuova sezione nella pagina web dello studio notarile di Jesus Benavides (Video firma) dove, attraverso video didattici, viene spiegato l'intero processo da seguire per qualsiasi cittadino che voglia mettere in pratica questa possibilità.  

Per qualsiasi domanda su questo argomento (sia da parte dei dipendenti che dei clienti), si prega di contattare Antonio Alba per la risoluzione del problema via e-mail: antonio@jesusbenavides.es.

Settembre 2023

1.- CALCOLO DEI TERMINI PER LO SVOLGIMENTO DELL'ASSEMBLEA GENERALE. IL GIORNO IN CUI SI TIENE L'ASSEMBLEA GENERALE NON PUÒ ESSERE INCLUSO NEL CALCOLO.

Si allega la Risoluzione della DGSJFP dell'11 luglio 2023 (BOE del 28 luglio 2023).. Di conseguenza, e a titolo di sintesi, la DG ricorda le regole per il calcolo dei termini di convocazione dell'assemblea generale in una società di capitali. Come è noto, l'articolo 176 LSC stabilisce che tra la convocazione e lo svolgimento dell'assemblea generale deve trascorrere un mese (SA) o 15 giorni (SL). Ai fini del calcolo di questi termini, il giorno iniziale inizia dal giorno in cui l'avviso di convocazione viene inviato all'ultimo degli azionisti e, per determinare il giorno in cui scade il termine, non si può contare il giorno in cui si tiene l'assemblea generale.

Pertanto, deve trascorrere un mese per le società per azioni e 15 giorni per le società a responsabilità limitata, ed è il giorno successivo a queste scadenze che l'Assemblea generale può essere validamente tenuta.

2.- DOTTRINA DELLA DIREZIONE GENERALE PER LE QUESTIONI TARIFFARIE

In allegato (QUI) un interessante documento contenente una sintesi della dottrina della Direzione Generale della Sicurezza Legale e della Fede Pubblica, in materia tariffaria, per gli anni 2020 - 2023. Da consultare in caso di dubbi sulle modalità di verbalizzazione di atti specifici.

3.- NUOVI SVILUPPI DELL'INDICE UNICO INFORMATIZZATO

È stato riferito che l'Indice unico informatizzato ha recentemente incluso una serie di nuove funzionalità per migliorare la rappresentazione dei negozi giuridici concessi in strumenti pubblici.

In particolare, vengono creati nuovi atti giuridici per tenerne conto:

  • Atti di acquisizione o conservazione dello stato civile.
  • Atti di misure di sostegno e atti di costituzione di assistenza (e loro equivalenti in Catalogna),
  • Atti di omissione del numero di protocollo o di registro (per risolvere lo sfortunato caso in cui uno o più numeri rimangono senza un documento effettivamente autorizzato o intervenuto).

Altre modifiche minori:

  • Prova dei mezzi di pagamento nelle ricevute di deposito.
  • Specificazione della proprietà (o meno) nella vendita e nell'acquisto di azioni e titoli aziendali.
  • Costituzione di entità con o senza personalità giuridica, in cui è richiesta l'informazione sul loro codice fiscale (se l'informazione è ottenuta dopo la concessione e non è stato possibile ottenerla dal cliente, una volta scaduto il termine per la presentazione dell'indice, la revoca della norma deve essere richiesta attraverso il solito canale).

4.- TEORIA DEGLI AFFARI LEGALI COMPLESSI. ACQUISTO + IPOTECA DI UN IMMOBILE DA PARTE DI UNA PERSONA SPOSATA. IL CONSENSO DELL'ALTRO CONIUGE NON È NECESSARIO SE L'IPOTECA VIENE FATTA CONTEMPORANEAMENTE ALL'ACQUISTO. ATTENZIONE NEL CASO DI STRANIERI

In allegato (QUI) un interessante articolo che riassume la dottrina della DG sulla teoria dei negozi giuridici complessi. L'articolo tratta i casi in cui una persona sposata acquista un immobile da sola e poi lo ipoteca. Come è noto, la regola generale stabilisce che, per ipotecare la residenza abituale, anche se appartiene a uno solo dei coniugi, è necessario il consenso dell'altro coniuge. Come eccezione a questa regola generale, si pone la teoria del negozio giuridico complesso, in virtù della quale il consenso del coniuge non proprietario non è necessario nella costituzione di un'ipoteca sulla residenza abituale subito dopo il suo acquisto, ossia l'ipoteca viene firmata con il numero di protocollo subito dopo il protocollo di compravendita.

Nel caso di stranieri, ATTENZIONE, perché la DG non ammette la dottrina del negozio giuridico complesso, a meno che la legge straniera non lo consenta e non sia accreditata (quindi, occorre verificare con una relazione notarile se la legge straniera che regola il regime patrimoniale specifico dei clienti ammette o meno questa teoria del negozio giuridico complesso).

5.- AUTENTICAZIONE PUBBLICA DELLE DELIBERE SOCIETARIE. UNA BUONA AZIONE PUÒ SALVARE UN CATTIVO CERTIFICATO

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 10 luglio 2023 (BOE del 28 luglio 2023).. In conformità a tale risoluzione, e a titolo di sintesi, la DG stabilisce che, nell'ambito delle delibere societarie di una SL (cessazione e designazione di cariche), se il certificato non indica il quorum per l'adozione delle delibere, ma l'atto lo specifica (mediante una dichiarazione dell'amministratore), ciò è sufficiente per registrare la delibera nel Registro Mercantile.

6.- PRIOR IN TEMPORE, POTIOR IN IURE. CIÒ CHE ARRIVA PER PRIMO IN CANCELLERIA È CIÒ CHE PREVALE (ANCHE SE LA LEGGE È SUCCESSIVA).

Si allega la Risoluzione della DG Diritto, Persone Giuridiche e Mediazione del 17 luglio 2023 (DOGC del 31 luglio 2023).. In base ad essa, e a titolo di sintesi, la DG stabilisce che prevale ciò che viene iscritto per primo nel Registro.

Caso in cui, nel 1986, con una scrittura privata, viene costituito un usufrutto a vita su un immobile. Successivamente, il 09/02/2023, tale scrittura privata viene elevata ad atto pubblico e presentata per la registrazione al Catasto. Tuttavia, il Conservatore rifiuta la registrazione, poiché il 03/02/2023, cioè 6 giorni prima, era stato presentato per la registrazione un atto di lascito, in cui questo diritto di usufrutto era stato assegnato a un terzo, sulla base di un'accettazione di eredità da parte di una persona deceduta nel 2022.

In questo caso, la DG richiama il principio fondamentale del funzionamento del Registro, ossia prior in tempore, potior in iure, per cui ciò che arriva per primo al Registro e viene registrato (usufrutto del 2022 presentato il 3 febbraio 2023), prevale sugli altri diritti (in questo caso, un usufrutto costituito in una scrittura privata nel 1986 e presentato per la registrazione il 9 febbraio 2023 sulla base di un atto di elevazione ad atto pubblico).

7.- TABELLA DELLE NORME SULLA NAZIONALITÀ E SULLO STATO CIVILE

In allegato (QUI) un interessante documento che include una tabella dei regolamenti sulla cittadinanza e sullo stato civile, dove si possono trovare i link ai regolamenti e alle risoluzioni della Direzione Generale su vari argomenti come la registrazione civile, le certificazioni, il regime economico del matrimonio, ecc.

8.- GIURAMENTO DI CITTADINANZA. VARIE QUESTIONI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

In allegato (QUI) Circolare della DG relativa alla competenza dello specifico Ufficio di Stato Civile in cui formalizzare la dichiarazione di opzione per la cittadinanza spagnola, nonché il giuramento o la promessa. Stabilisce che è competente l'Ufficio di Stato Civile del luogo di residenza del richiedente.

Si allega anche (QUI) Circolare del Direttore Generale della Sicurezza Giuridica e della Fede Pubblica, che stabilisce l'inopportunità di concedere certificati di cittadinanza giurata quando si rilevano indizi che il richiedente abbia compiuto atti incompatibili con la buona condotta civile (come, ad esempio, il fatto che il richiedente sia detenuto in un centro penitenziario).

9.- CONTESTAZIONE GIUDIZIALE DELLE QUALIFICHE NEGATIVE. SERVIZIO A CUI SI PUÒ RICORRERE COME STUDIO NOTARILE

In allegato (QUI) un documento informativo del Consiglio Generale del Notariato, attraverso il quale viene reso noto un servizio a disposizione dei notai per poter ricorrere giudizialmente contro le valutazioni negative (o anche le delibere della DGSJFP) che possono comportare un interesse aziendale per i notai.

Pertanto, nel caso in cui il dipendente riscontri una valutazione negativa che ritenga possa ripercuotersi sull'ufficio del notaio nel suo complesso, può sollevare questa eventualità con il notaio, che può richiederla attraverso i canali indicati nel documento allegato.

10.- LA RACCOMANDAZIONE DI REGISTRARE LE DICHIARAZIONI PRIMA DELLA STIPULA DI UN ATTO IN CUI È COINVOLTA UNA PERSONA CON DISABILITÀ.

La circolare informativa 3/2021, del 27 settembre, del Comitato permanente del Consiglio generale del notariatopropone che, prima della stipula di un atto in cui siano coinvolte persone con disabilità, venga redatto un registro delle manifestazioni in cui siano annotate le circostanze che possono influenzare l'esecuzione del negozio giuridico in questione. Questo registro può includere, tra le altre circostanze

  • Dichiarazioni della persona con disabilità stessa, ad esempio una dichiarazione della persona con disabilità che riconosce di vendere al di sotto del prezzo di mercato per una particolare necessità o convenienza, o le ragioni per cui rinuncia a una particolare eredità.
  • Dichiarazioni di persone che assistono la persona disabile nell'esercizio della sua capacità. Ad esempio, la dichiarazione del tutore di fatto, dell'avvocato, dell'accompagnatore occasionale, ecc. in cui si afferma di aver consigliato alla persona disabile di concedere un atto di vendita perché necessario per il suo futuro sostegno e mantenimento, o per saldare i debiti in sospeso.

Questo certificato è un complemento indispensabile alla valutazione della capacità notarile e fornisce chiarezza e sicurezza in caso di controversie future e possibili richieste di risarcimento. Si raccomanda che a richiedere il certificato sia la persona con disabilità o il suo assistente.

11.- VIENE CREATO IL REGISTRO CENTRALE DEI TITOLI DI PROPRIETÀ.

Decreto Reale 609/2023, dell'11 luglio, che crea il Registro Centrale dei Titoli Immobiliari. Decreto Reale 609/2023, dell'11 luglio, che crea il Registro Centrale dei Titoli di Proprietà Immobiliare.. Questo registro deve essere consultato da tutte le parti obbligate per legge a controllare il riciclaggio di denaro, compresi i notai. Tuttavia, fino al trasferimento dei dati in questo registro, per il quale sono previsti 9 mesi, il Regio Decreto stabilisce che si devono continuare a utilizzare le fonti tradizionali (il database del beneficiario effettivo tramite Signo).

Luglio 2023

1.- NUOVO CONGEDO RETRIBUITO DI 15 GIORNI DI CALENDARIO PER I PARTNER NON SPOSATI

Il regio decreto legge 5/2023 viene pubblicato nel BOE ed entra in vigore (QUI potete consultarlo), in virtù del quale viene riconosciuto un congedo retribuito di 15 giorni di calendario per il fatto di diventare (e registrarsi) come coppia stabile. Tutte le coppie stabili che formano un'unione stabile d'ora in poi possono essere informate di questo, in modo da poter usufruire di questo nuovo congedo.

2.- NUOVO REGOLAMENTO SULLE MODIFICHE STRUTTURALI DELLE SOCIETÀ COMMERCIALI

Il citato regio decreto legge 5/2023 (QUI ) ha abrogato la precedente Legge 3/2009, del 3 aprile, sulle modifiche strutturali delle società commerciali (trasformazione, fusione, scissione, trasferimento globale di attività e passività, ecc.) Pertanto, d'ora in poi, il nuovo regime giuridico per le modifiche strutturali si trova nel citato Regio Decreto Legge 5/2023. Da tenere in considerazione quando un funzionario prepara una di queste operazioni (deve consultare il nuovo regolamento e adattare le citazioni legali al nuovo testo normativo).

3.- LE SENTENZE DI DIVORZIO DI STRANIERI, CON AGGIUDICAZIONE DI BENI IMMOBILI, DEVONO ESSERE REGISTRATE NEL REGISTRO CIVILE CENTRALE.

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 13 giugno 2023 (BOE del 10 luglio 2023).. In base ad essa, e a titolo riassuntivo, la DG stabilisce che, in caso di divorzio (DI STRANIERI il cui matrimonio non è registrato nel Registro Civile spagnolo), se nella sentenza viene assegnato un immobile a uno degli ex coniugi, per poterlo registrare nel Catasto, è necessario che, in precedenza, tale sentenza di divorzio sia registrata nel Registro Civile Centrale.

4.- REGISTRAZIONE DEI BENI E PRECEDENZA IN TEMPOREALE. A VOLTE SÌ, A VOLTE NO, CIÒ CHE VIENE DEPOSITATO SUCCESSIVAMENTE HA LA PRIORITÀ SUI DOCUMENTI DEPOSITATI PRECEDENTEMENTE.

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 15 giugno 2023 (BOE del 10 luglio 2023).. In base ad essa, e a titolo di sintesi, la DG risolve un caso curioso:

  • Il CV + PH è firmato e presentato per la registrazione, qualificato con difetti correggibili.
  • Viene presentata una rettifica e, mentre l'iscrizione è ancora in vigore (cioè il VC + PH non sono ancora stati registrati), il Catasto riceve un'ordinanza dell'AEAT con un divieto di alienazione dell'immobile, a causa di debiti fiscali.
  • Il cancelliere qualifica negativamente il CV + PH (presentato prima dell'ordinanza) per motivi di ordine pubblico.
  • Il notaio ha presentato ricorso e la DG gli ha dato ragione, stabilendo che se l'ordinanza derivava da un procedimento amministrativo in cui non era stata messa in discussione la validità civile del negozio giuridico (ricordiamo i debiti fiscali), la classificazione negativa non era applicabile, in quanto il CV + PH era stato presentato in precedenza nel registro (prior in tempore potior in iure).
  • Tuttavia, la DG ricorda che se l'ingiunzione è stata emessa nel contesto di un procedimento penale in cui viene messa in discussione la validità dell'attività (ad esempio, una presunta frode nel VC), la sospensione della registrazione (anche se l'ingiunzione è successiva) sarebbe appropriata, per motivi di interesse generale/ordine pubblico.

5.- NULLA PUÒ ESSERE REGISTRATO A FAVORE DI UNA SOCIETÀ LA CUI CIF SIA STATA REVOCATA.

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 16 giugno 2023 (BOE del 10 luglio 2023).. In base a questa risoluzione, e a titolo di sintesi, la DG stabilisce che, nell'ambito di una compravendita, se il numero di partita IVA della società acquirente è stato revocato, l'acquisizione non può essere registrata a suo favore. È importante tenere presente e ricordare sempre, quando si tratta di una società, di consultare la banca dati esistente in materia.

6.- È POSSIBILE RIDURRE IL CAPITALE SOCIALE AL DI SOTTO DEI 3.000 EURO IN UNA SOCIETÀ ESISTENTE

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 13 giugno 2023 (BOE del 10 luglio 2023).. In essa, e a titolo di sintesi, la DG risolve il seguente curioso caso:

  • 3.000, effettua una riduzione di capitale, in seguito alla quale il capitale sociale risultante scende al di sotto dei 3.000 euro.
  • Il Conservatore sospende la registrazione in quanto ritiene che questa cifra sia inferiore al minimo legale, in quanto ritiene che le SL inferiori a 3.000 euro di capitale siano possibili solo al momento della costituzione.
  • Il DG revoca la qualifica del Conservatore, ritenendo che sia effettivamente possibile effettuare una riduzione di capitale in una SL con un capitale sociale inferiore a 3.000 euro.

7.- AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE E DIRITTO DI OPZIONE. IL TEMPO DEVE ESSERE RISPETTATO

A seguito di una transazione formalizzata presso lo studio notarile, si ricorda che nell'ambito di un aumento di capitale di una società di capitali, il diritto di prelazione degli azionisti sugli aumenti di capitale sorge dal momento della pubblicazione dell'offerta di sottoscrizione delle nuove azioni nella Gazzetta Ufficiale del Registro delle Imprese, o dalla comunicazione scritta a ciascun azionista. La sottoscrizione può essere effettuata dagli azionisti entro il termine fissato dall'Assemblea generale, che non può essere inferiore a un mese dalla pubblicazione o dalla comunicazione.

Queste scadenze devono quindi essere prese in considerazione e rispettate quando si formalizza questo tipo di operazione (per cui non è possibile che la sottoscrizione delle nuove azioni avvenga nella stessa assemblea della delibera, a meno che tutti gli azionisti non abbiano partecipato all'assemblea).

8.- RESPONSABILITÀ CIVILE DEL NOTAIO. È MOLTO IMPORTANTE TENERNE CONTO PER EVITARE QUESTO TIPO DI ERRORE.

Si allega un link a un interessante articolo dottrinale (QUI) in cui viene analizzata la responsabilità civile del notaio. Di particolare interesse è una sezione con approfondimenti di casi specifici (es. omissione di oneri, procure insufficienti, mancata informazione sugli effetti fiscali dell'esecuzione, ecc.)

Si raccomanda vivamente a tutti i dipendenti dello studio notarile di leggere l'articolo e questi casi specifici per evitare di commettere tali errori e la responsabilità ad essi associata.

9.- REGISTRAZIONE CIVILE E GIURAMENTO DI CITTADINANZA E MATRIMONI NOTARILI. QUESTIONI IMPORTANTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

Si allega un documento della Direzione Generale della Sicurezza Giuridica e della Fede Pubblica(si veda il PDF allegato a questa mail) che chiarisce diverse questioni relative soprattutto alla documentazione che gli interessati devono presentare nella dichiarazione giurata di cittadinanza e nel procedimento di matrimonio davanti a un notaio, nonché aspetti relativi alla procedura da tenere in considerazione sia per la concessione della cittadinanza che per il matrimonio.

Giugno 2023

1.- STATUTO. LA CLAUSOLA STATUTARIA CHE CONSENTE L'INVIO DELL'AVVISO DI CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA AGLI AZIONISTI PER POSTA ORDINARIA (SENZA RICEVUTA DI RITORNO) NON È VALIDA:

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 10 maggio 2023 (BOE del 1° giugno 2023).. Di conseguenza, e a titolo riassuntivo, il DG ricorda che (nell'ambito della costituzione di una SL), la clausola statutaria che consente l'invio dell'avviso di convocazione ai soci per posta ordinaria (senza ricevuta di ritorno) non è ammissibile, in quanto, per essere valido, il sistema di invio deve consentire la verifica della ricezione dell'avviso da parte del destinatario.

2.- NELL'ATTO DI VENDITA STRAGIUDIZIALE DI UN IMMOBILE IPOTECATO, È NECESSARIO DARE UNA NOTIFICA AFFIDABILE DELL'ESECUZIONE AI TITOLARI DI ONERI SUCCESSIVI:

Si allega la Risoluzione della DGSJFP dell'11 maggio 2023 (BOE del 1° giugno 2023). Caso di pignoramento extragiudiziale di un immobile ipotecato, presso uno studio notarile, in presenza di una condizione risolutiva successiva all'ipoteca a favore di una società. La società viene avvisata del procedimento di pignoramento con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, ma la consegna è negativa, dopodiché l'atto viene concesso. La DG, allineandosi alla tesi del Conservatore, non condivide questa tesi, in quanto ritiene che quando l'esecuzione stragiudiziale di un immobile ipotecato viene formalizzata con un atto, è necessario dare una notifica certa della procedura a tutti i titolari di oneri o diritti successivi all'ipoteca in corso di esecuzione, per cui se si decide di inviare la notifica della procedura con raccomandata con ricevuta di ritorno, e la sua consegna al destinatario è negativa, è opportuno effettuare una notifica personale, da parte del notaio, con un atto di notifica (art. 202 Regolamento Notarile).

3.- RETTIFICA DI UNA SUPERFICIE SUPERIORE AL 10%. NON È POSSIBILE REGISTRARLA "A POCO A POCO":

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 12 maggio 2023 (BOE del 1° giugno 2023). Viene concesso un atto di rettifica delle dimensioni dell'immobile, con il"metodo semplificato" dell'articolo 201.3 della legge ipotecaria(per differenze non superiori al 10%), ma analizzando i metri quadrati dichiarati nel registro e quelli dichiarati ora (da 9.403 a 10.377), si nota che la differenza è superiore al 10%. Il Conservatore sospende la registrazione e successivamente il notaio presenta un atto di rettifica chiedendo di registrare solo l'eccedenza dei metri quadrati fino al raggiungimento del 10%. Il Conservatore dà nuovamente una qualifica negativa e il DG, allineandosi al Conservatore, conferma che ciò non è possibile, in quanto non è possibile registrare una rettifica "frammentaria" o "a pezzi" della superficie del terreno, per cui se è superiore al 10%, si deve utilizzare la procedura ordinaria dell'articolo 201.1 della legge sulle ipoteche e non la procedura semplificata dell'articolo 201.3.

4.- MINUTAGGIO DEI "CONCETTI MINORI". COSA PUÒ ESSERE ADDEBITATO E COSA NO:

Interessante post dal blog "justitonotario" (QUI) che analizza una Risoluzione della Direzione Generale del 3 gennaio 2023 (consultabile integralmente in un link del suddetto blog), che risolve un ricorso di un privato contro il verbale di un notaio di un atto di compravendita. In sintesi, stabilisce che:

  • Cosa è testimoniato e cosa no? È il notaio a decidere.
  • Rapporto del registro commerciale: non applicabile.
  • Consultazione del titolare effettivo: Sì.
  • Faccia in bianco degli assegni: corretto.
  • Incorporazione nella copia di un foglio per l'inserimento di note: corretto.
  • Diligenze: Devono essere registrate per poter essere considerate minime.
  • Copie semplici e accordo sull'assunzione dei costi da parte dell'acquirente: se l'acquirente si assume i costi, questo include le copie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione dell'attività formalizzata.
  • Numero di copie elettroniche semplici: 2 (per le comunicazioni al Catasto e al Comune, rispettivamente).
  • Numero di copie in carta semplice: 3 (per regolare rispettivamente ITP, "plusvalía" e formalità varie).
  • Al momento dell'indicazione del numero di copie desiderate dai concedenti: Al momento della firma.
  • Cosa possiamo considerare come testimonianze? La trascrizione dei dati della società intervenuta; l'elaborazione della modulistica necessaria per poter effettuare la liquidazione telematica; la testimonianza per richiesta di informazioni anagrafiche; la consultazione della Real Titolarità; la semplice nota del Registro; la ricevuta dell'IBI; la certificazione catastale descrittiva e grafica (a parte la gestione catastale extra-territoriale che è anch'essa minutabile); gli assegni di accredito dei mezzi di pagamento; il certificato dei debiti della comunità; l'etichetta della Certificazione Energetica o l'intero certificato e rispettando quanto necessario a seconda dei casi; l'attestazione di ricezione da parte del Comune della comunicazione di cui all'art. 110.6.b) e la verifica dei CSV.
  • Sigillo di sicurezza: Sì, è verbalizzato.
  • Nota del Registro: può trattarsi di un supplemento (a margine della testimonianza).

5.- NON SI PUÒ ESSERE DUE COSE ALLO STESSO TEMPO. NON È POSSIBILE ESSERE MEMBRO (PERSONA FISICA) DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI UNA SOCIETÀ E, ALLO STESSO TEMPO, ESSERE ANCHE UNA PERSONA FISICA CHE RAPPRESENTA UNA SOCIETÀ CHE RICOPRE LA CARICA DI MEMBRO DELLO STESSO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE:

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 23 maggio 2023 (BOE del 16 giugno 2023).. Di conseguenza, e a titolo riassuntivo, la DG stabilisce che, in un consiglio di amministrazione di 3 membri, non è possibile che la stessa persona fisica ricopra la posizione di membro del consiglio e, allo stesso tempo, quella di persona fisica che rappresenta una società che è anche membro del consiglio, in quanto ciò implicherebbe che, de facto, una sola persona avrebbe il diritto di veto sull'adozione o meno di qualsiasi accordo, oltre a poter generare situazioni suscettibili di conflitto di interessi. In ogni caso, se il consiglio avesse più di 3 membri, la questione sarebbe più discutibile e il caso specifico dovrebbe essere analizzato per giungere a una conclusione in merito.

6.- VENDITA DI BENI IMMOBILI DA PARTE DI UNA SOCIETÀ RAPPRESENTATA DA UN AMMINISTRATORE LA CUI POSIZIONE NON È ISCRITTA NEL REGISTRO DELLE IMPRESE. È POSSIBILE SE IL GIUDIZIO DI SUFFICIENZA DEL NOTAIO VIENE ESEGUITO CORRETTAMENTE:

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 9 maggio 2023 (BOE del 29 maggio 2023).. In conformità ad esse, e a titolo di sintesi, la DG ribadisce la propria dottrina già consolidata e stabilisce che, in caso di vendita di un immobile da parte di una SL, rappresentata nella compravendita dal proprio amministratore, senza che la posizione sia ancora registrata, è possibile formalizzare l'operazione se il giudizio di sufficienza notarile viene svolto correttamente . In particolare, l'atto deve contenere tutte le circostanze richieste dalla legge affinché la nomina dell'amministratore sia considerata valida:

  1. La delibera dell'Assemblea generale regolarmente convocata.
  2. Accettazione della nomina,
  3. La notifica o il consenso, a seconda dei casi, dei titolari delle precedenti sedi legali.

7.- MODIFICA DEL REGOLAMENTO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE PER ADEGUARLO ALLA LEGISLAZIONE DELL'UNIONE EUROPEA SUI PROCESSI DIGITALI

QUI è possibile consultare la suddetta riforma del Regolamento del Registro Mercantile, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dello Stato del 14 giugno. Sulla base della stessa, come aspetti chiave:

  • A tutte le società a responsabilità limitata e alle filiali verrà assegnato un identificativo unico europeo (EUID), che consentirà di identificarle in modo univoco attraverso un sistema di interconnessione di tutti i registri delle imprese dell'UE.
  • È prevista la possibilità di creare e chiudere filiali telematicamente/online.
  • La sua entrata in vigore è posticipata di un anno dalla pubblicazione nel BOE della Legge 11/2023 (cioè il 9 maggio 2024).

Maggio 2023

1.- RINUNCIA ALL'EREDITÀ DEI MINORI E CONFLITTO DI INTERESSI. ASPETTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE:

Allego la Risoluzione della DG del Diritto, delle Persone Giuridiche e della Mediazione della Generalitat de Catalunya, datata 20 febbraio 2023 (DOGC del 2 marzo 2023). In base ad essa, e a titolo riassuntivo, la DG ricorda che nella rinuncia all'eredità a favore di minori, la regola generale è che essa deve essere formalizzata in un atto pubblico dai genitori, con autorizzazione giudiziaria (art. 236-27 CCCat) o, in alternativa, dai due parenti più stretti (art. 236-30 CCCat). In caso di conflitto di interessi di uno dei genitori, la rinuncia viene fatta dall'altro genitore con il consenso dei due parenti. Se il conflitto di interessi riguarda uno dei due parenti, questi deve astenersi o, se necessario, il parente successivo deve essere chiamato a sostituirlo.

2.- CATASTO. LE NOTE SEMPLICI NON POSSONO ESSERE RICHIESTE NÉ PER E-MAIL NÉ PER MEZZO DI UN DOCUMENTO PRESENTATO PER VIA TELEMATICA:

Si allegano le risoluzioni della DGSJFP del 27 marzo 2023 (BOE del 18 aprile 2023) e del 28 marzo 2023 (BOE del 18 aprile 2023). Di conseguenza, e a titolo riassuntivo, la DG ricorda che le note semplici non possono essere richieste né via e-mail né attraverso una richiesta presentata in un documento attraverso il sistema di deposito telematico dei documenti del Registro. La via ordinaria è quella del portale telematico di Registradores.org o del Telefax nel caso di note continue provenienti dallo studio notarile.

3.- CESSIONE DI PROPRIETÀ IN CAMBIO DI UNA RENDITA VITALIZIA GARANTITA CON CONDIZIONE SOSPENSIVA E DI UN DIRITTO REALE IPOTECARIO. NON SI PUÒ IPOTECARE CIÒ CHE ANCORA NON CI APPARTIENE:

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 28 marzo 2023 (BOE del 18 aprile 2023). In essa, e a titolo di sintesi, la DG ci ricorda che non è possibile ipotecare ciò che non è ancora vostro. La cessione di un immobile in cambio di una rendita viene formalizzata in un atto pubblico. Il cedente (una persona anziana) trasferisce l'immobile a un terzo (cessionario) in cambio di una rendita. Il trasferimento viene formalizzato con una condizione sospensiva, per cui il passaggio di proprietà avverrà quando il cessionario dimostrerà di aver pagato per intero la rendita pattuita (si intende alla morte del cedente). Inoltre (per garantire che chi è tenuto a pagare la rendita la paghi), il cessionario costituisce un'ipoteca su tale proprietà, a favore del cedente, come ulteriore garanzia per il pagamento della rendita vitalizia. L'iscrizione dell'ipoteca viene rifiutata in quanto la condizione sospensiva non si è ancora verificata, per cui i cessionari non hanno ancora acquisito la proprietà dell'immobile (condizione sospensiva in attesa di adempimento) e quindi non possono ipotecare qualcosa che ancora non gli appartiene.

4.- IPOTECA E DOMICILIO AI FINI DELLA NOTIFICA. NON PUÒ ESSERE UN INDIRIZZO ESTERO:

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 30 marzo 2023 (BOE del 18 aprile 2023). In base ad essa, e a titolo riassuntivo, la DG ricorda che quando si formalizza un diritto reale ipotecario, l'atto deve indicare un indirizzo del debitore ai fini delle notifiche e delle convocazioni, che deve essere situato in Spagna, per cui non è ammissibile indicare un indirizzo del debitore all'estero a tali fini.

5.- ATTO DI ESTINZIONE DELLA CONVIVENZA STABILE E DI SCIOGLIMENTO DEL CONDOMINIO (APPARTAMENTO IN COMUNE). PUÒ ESSERE CONCESSO CON FIGLI MINORI SE NELL'ATTO NON SONO INCLUSI ACCORDI CHE RIGUARDANO I FIGLI:

Allego la Risoluzione della DG del Diritto, delle Persone Giuridiche e della Mediazione della Generalitat de Catalunya del 19 aprile 2023 (DOGC del 24 aprile 2023). In base ad essa, e a titolo riassuntivo, la DG stabilisce che in presenza di una coppia stabile con figli e con una casa in comune, quando la coppia stabile si estingue per cessazione della convivenza, anche se ci sono figli minori, possono formalizzare l'estinzione della coppia stabile nell'atto e concordare nello stesso lo scioglimento del condominio dell'immobile che avevano in comune. Tuttavia, ciò sarà possibile solo se l'atto di cessazione della convivenza stabile non include misure che riguardano i figli, come un accordo, un piano genitoriale, gli alimenti o un regime di visita (nel qual caso, logicamente, sarebbe necessaria un'autorizzazione giudiziaria).

6.- ATTO DI DIVISIONE MATERIALE DI UN ELEMENTO PRIVATO DI UNA PROPRIETÀ SOGGETTA AL REGIME DI PROPRIETÀ ORIZZONTALE È RICHIESTA SOLO LA MAGGIORANZA SEMPLICE:

Allego la Risoluzione della DG del Diritto, delle Persone Giuridiche e della Mediazione della Generalitat de Catalunya, del 5 maggio 2023 (DOGC del 15 maggio 2023). In base a questa, e a titolo riassuntivo, la DG stabilisce che nel caso di un vecchio edificio con una divisione orizzontale "singolare" (diviso in 4 entità, una delle quali comprende 13 appartamenti suscettibili di uso individualizzato), se il regolamento non lo consente espressamente, l'edificio deve essere diviso in 4 entità, una delle quali comprende 13 appartamenti suscettibili di uso individualizzato, se lo statuto non lo consente espressamente (nel qual caso non sarebbe necessario l'accordo dell'Assemblea generale), è possibile formalizzare una divisione materiale di questa entità che comprende questi 13 appartamenti, al fine di creare 13 proprietà registrate indipendenti, con la sola delibera dell'Assemblea generale approvata a maggioranza semplice (cioè non sarebbe necessario un accordo con maggioranze qualificate di 4/5).

7.- ATTO DI RETTIFICA DI ERRORE (DI SUPERFICIE) NELLA DESCRIZIONE DI UN IMMOBILE (ELEMENTO PRIVATO) SOGGETTO AL REGIME DI PROPRIETÀ ORIZZONTALE. NON È RICHIESTA LA DICHIARAZIONE DI VECCHIE OPERE EDILIZIE NUOVE DA PARTE DELLA COMUNITÀ DEI PROPRIETARI:

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 18 aprile 2023 (BOE dell'8 maggio 2023). In essa, e a titolo riassuntivo, la DG risolve un caso in cui una sovrastruttura, registrata con una superficie utile di 47,51 metri, viene rettificata a 97 metri (poiché in realtà questa era la superficie reale e corretta), mediante un atto concesso dal proprietario registrato dell'immobile, sulla base di una certificazione catastale e grafica e di una relazione di un architetto (che accreditano che si tratta di un errore e che questo appartamento ha questa superficie dal momento della costruzione), nonché mediante una risoluzione del Consiglio (adottata all'unanimità) che acconsente a questa rettifica. In questo caso, la DG conferma che questo atto è sufficiente per registrare la modifica della superficie dell'appartamento, senza la necessità di un atto di dichiarazione di vecchia e nuova costruzione, da parte della comunità di proprietari, in cui viene rettificata la descrizione di tale elemento.

8.- QUANDO IN UNA SUCCESSIONE C'È UN DIRITTO DI TRASMISSIONE, SONO CONSAPEVOLE CHE PER LA CONSEGNA DI UN LEGATO È NECESSARIO IL CONCORSO DI TUTTI GLI INTERESSATI ALL'EREDITÀ:

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 19 aprile 2023 (BOE dell'8 maggio 2023). In base a tale risoluzione, e a titolo riassuntivo, la DG ricorda che, nell'ambito del diritto di trasferimento, e in base all'articolo 1006 del Codice civile, qualsiasi operazione volta a dividere l'eredità cui è chiamato il cedente deve essere concessa da tutti gli interessati alla successione di quest'ultimo (compresi i suoi beneficiari legittimari). Si tratta di un caso in cui due persone decedute, nel loro testamento, nominano eredi i loro sei figli (con volgare sostituzione a favore dei rispettivi discendenti) e, allo stesso modo, dispongono a favore di tre dei loro figli il lascito di alcuni beni immobili. Successivamente, uno di questi figli morì, lasciando una vedova e tre figli (nipoti del primo defunto). L'atto di consegna del lascito viene concesso dagli eredi (figli della coppia defunta) e anche dagli eredi cedenti (nipoti), ma non interviene la coniuge vedova del figlio defunto, che il DG interpreta come necessaria, in quanto interessata alla successione.

9.- PRESTO SARÀ POSSIBILE CONCEDERE ATTI PER VIA ELETTRONICA:

In allegato il link all'articolo recentemente pubblicato su El Periódico (QUI) in cui vengono spiegate sinteticamente le novità derivanti dalla Legge 11/2023. Sulla base di questa legge, a breve (a fine novembre scade la vacatio legis di 6 mesi), sarà possibile rilasciare alcuni atti pubblici per via telematica, cioè senza la presenza fisica del cliente presso lo studio notarile. Non appena saranno disponibili ulteriori sviluppi sull'attuazione pratica della misura, il personale sarà debitamente informato.

Aprile 2023

1.- I CLIENTI POSSONO IDENTIFICARSI DAVANTI AL NOTAIO CON UNA PATENTE DI GUIDA VALIDA DEL REGNO DI SPAGNA:

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 16 gennaio 2023 (BOE del 14 febbraio 2023). In base a questa risoluzione, e a titolo riassuntivo, la DG consente a una persona che si presenta davanti a un notaio di identificarsi mediante una patente di guida spagnola valida, anche se questa risorsa deve essere utilizzata in modo sussidiario o complementare. Ciò significa che, di norma, in tutti i casi l'identificazione degli spagnoli deve avvenire tramite passaporto o DNI (carta d'identità nazionale spagnola). Tuttavia, in alternativa, può essere accettata anche la patente di guida, in quanto si tratta di un documento ufficiale rilasciato da un'autorità pubblica, con fotografia e firma, che ha effetti identificativi.

2.- IL CONSENSO DEI NUOVI PROPRIETARI DI UN IMMOBILE SOGGETTO A REGIME PATRIMONIALE ORIZZONTALE È NECESSARIO PER REGISTRARE IN CATASTO GLI ACCORDI ADOTTATI PRIMA DEL LORO ACQUISTO E NON REGISTRATI.

Si allega la Risoluzione della DGSJFP del 31 gennaio 2023 (BOE del 20 febbraio 2023).. In base ad essa, e a titolo di sintesi, la DG ricorda che, come regola generale, se una comunità di proprietari adotta una delibera soggetta a registrazione nel Catasto, e successivamente, prima che tale delibera venga registrata, si verificano cambiamenti di proprietà in elementi privati, per ottenere la registrazione di tale delibera, i nuovi proprietari devono dare il loro consenso. Tuttavia, in questo caso specifico, trattandosi di una successione, la DG applica il principio della successione universale (articolo 661 Cc) e consente la registrazione del patto.

3.- NELL'AMBITO DI UNA SUCCESSIONE EREDITARIA, LA SEPARAZIONE DEL MATRIMONIO DEVE ESSERE PROVATA IN MODO ATTENDIBILE PER PRIVARE IL CONIUGE SUPERSTITE DEI SUOI DIRITTI EREDITARI SULLA QUOTA RISERVATA.

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 24 gennaio 2023 (BOE del 14 febbraio 2023). In essa, e a titolo riassuntivo, la DG ricorda che, nell'ambito di un'accettazione di eredità, per poter formalizzare l'eredità senza il coniuge legittimo superstite (a seguito della separazione dei coniugi), è necessario certificare la separazione (per mutuo consenso in un atto pubblico / decisione giudiziaria di separazione o divorzio / ratifica del coniuge che non partecipa alla divisione).

4.- PRECAUZIONI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE NEL GIUDIZIO DI SUFFICIENZA QUANDO SI UTILIZZA UNA PROCURA PREVENTIVA IN PREVISIONE DELLA PERDITA DI CAPACITÀ.

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 4 novembre 2022 (BOE del 2 dicembre 2022). Di conseguenza, e a titolo riassuntivo, la DG stabilisce che per poter utilizzare una procura preventiva in previsione della perdita di capacità (del tipo che ha effetto solo una volta che la perdita di capacità è stata accreditata, non prima) non è sufficiente un generico giudizio di sufficienza come in qualsiasi tipo di procura, ma saranno richiesti ulteriori requisiti, ovvero è necessario un certificato medico in corso di validità, che riporti la data, l'autore, lo scopo e un giudizio esplicito da parte del notaio che il mandante si trovi nella situazione di sostegno descritta affinché la procura abbia effetto (e addirittura, in caso di dubbio, può essere richiesta una perizia, che sarà valutata in un atto notarile separato o, se necessario, aggiungendo la comparsa del mandante per valutare la sua situazione di bisogno sul posto).

5.- LE DECISIONI GIUDIZIARIE CHE INCIDONO SULLA CAPACITÀ DELLA PERSONA DEVONO ESSERE REGISTRATE NELL'ANAGRAFE, IN MODO CHE GLI ATTI CHE NE DERIVANO ABBIANO ACCESSO ALL'ANAGRAFE IMMOBILIARE.

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 3 gennaio 2023 (BOE del 9 febbraio 2023). In essa, e a titolo di sintesi, la DG ci ricorda che la sentenza del tribunale che incide sulla capacità di una persona, oltre a essere definitiva, deve essere registrata nel Registro civile. Senza questo requisito, l'atto compiuto dal rappresentante non potrà accedere al Catasto.

6.- QUANDO IL REGIME ECONOMICO DEL MATRIMONIO È INDICATO IN UN ATTO, DEVE ESSERE SPECIFICATO SE È LEGALE O CONVENZIONALE.

Allego la Risoluzione della DGSJFP del 20 dicembre 2022 (BOE del 3 febbraio 2023). In essa, e a titolo riassuntivo, la DG ricorda che nell'indicare il regime economico del matrimonio è necessario stabilire nell'atto se il regime economico matrimoniale è legale o convenzionale (poiché se è convenzionale, possono essere state previste regole specifiche di gestione e disposizione, diverse da quelle generiche previste dal regime legale del Codice). Inoltre, se si tratta di un regime concordato o convenzionale, è necessario fornire al notaio la prova di ciò mostrando l'atto autentico da cui deriva il regime economico convenzionale (contratto di matrimonio) con gli estremi della registrazione nel registro civile competente. La prova può essere fornita anche attraverso un certificato di matrimonio dell'ufficio anagrafe, a margine del quale deve essere riportata l'annotazione della stipula della convenzione di matrimonio in cui viene concordato il regime patrimoniale convenzionale, il giorno della stipula, il notaio autorizzante e il numero di protocollo.

7.- LA NECESSITÀ CHE IL NOTAIO INDICHI ESPRESSAMENTE NELLA SENTENZA DI SUFFICIENZA NOTARILE L'AVVERTENZA DI AUTOAPPALTO E/O CONFLITTO DI INTERESSI.

Si allega la risoluzione della DGSJFP del 9 marzo 2023 (B.O.E. 27 marzo 2023). In questa interessante risoluzione, la DG ribadisce ancora una volta la sua dottrina in merito alla sufficienza notarile e alla sentenza autoconcordataria, nel senso che bisogna prendere delle precauzioni quando c'è un negozio giuridico concesso da un procuratore che a sua volta interviene in nome e per conto proprio come parte con interessi opposti a quelli del suo mandante. Nel caso presentato nella sentenza, il Conservatore sospende la registrazione di una donazione in cui il donatore agisce a sua volta come procuratore del donatario, senza indicare nell'atto di donazione che la procura conferita dal donatario evita espressamente la figura dell'autocontratto e/o del conflitto di interessi. Il centro amministrativo ricorda la propria dottrina, già molto ribadita, secondo cui l'articolo 98 della Legge 24/2001 attribuisce esclusivamente al notaio il giudizio di sufficienza della presunta rappresentanza, senza che l'ufficiale di stato civile possa pretendere, per la propria qualifica, l'esibizione, l'accompagnamento o la trascrizione del documento da cui la rappresentanza è tratta. Tuttavia, quando si tratta della figura dell'autocontraenza, non è sufficiente che il notaio riporti nell'atto il suo giudizio di sufficienza, ma è anche necessario che indichi chiaramente che l'atto pubblico da cui deriva la rappresentanza (procura) contiene la clausola di autocontraenza".

8.- LEGGE APPLICABILE IN MATERIA DI REGIMI PATRIMONIALI TRA CONIUGI CON ELEMENTI INTERNAZIONALI

8.1.- LEGGE APPLICABILE AL REGIME PATRIMONIALE DEI CONIUGI:

  • Il Regolamento UE 2016/1103 (QUI) si applica a tutti i matrimoni contratti a partire da giugno 2019, ed è universalmente applicabile (anche le leggi non UE possono essere applicate).
  • Il regolamento (art. 22) consente ai coniugi di scegliere la legge applicabile al loro regime patrimoniale tra quella del luogo di celebrazione o quella della cittadinanza di uno dei due coniugi.
  • Validità dell'accordo: Soggetto ai requisiti formali di ciascun Paese (di conseguenza, in Spagna sarà necessario un atto pubblico).
  • Inmancanza di accordo, la legge applicabile è (art. 26): quella della prima residenza abituale dopo il matrimonio, quella della cittadinanza comune o quella del legame più stretto.
  • ‍Si applica anchealle "società di persone registrate": società stabili iscritte in un registro pubblico.

8.2.- LEGGE APPLICABILE AL DIVORZIO:

  • Si applica il Regolamento UE 1259/2010 (QUI) sulla legge applicabile al divorzio, che è anche universalmente applicabile (si possono applicare anche leggi non UE).
  • Il regolamento (art. 5) consente ai coniugi di scegliere la legge applicabile al divorzio tra la legge del luogo di residenza abituale, la legge dell'ultimo luogo di residenza abituale, la legge dello Stato di cui uno dei coniugi ha la cittadinanza al momento della conclusione dell'accordo o la legge del foro.
  • Validità dell'accordo: Soggetto ai requisiti formali di ciascun Paese (in Spagna, atto pubblico di patti in previsione della rottura).
  • Inassenza di un accordo, si applicano i criteri dell'art. 8 del Regolamento.
Jesús Benavides Lima
Jesús Benavides Lima
Notaio di Barcellona

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